Fulvio Abbate giornalista del Fatto Quotidiano a proposito… del Festival di Sanremo 2014…

Creato il 06 gennaio 2014 da Musicstarsblog @MusicStarStaff

Fulvio Abbate, scrittore e firma del Fatto Quotidiano che 1998 ha dato vita a Teledurruti, non ci sta e in una lettera inviata a Dagospia  invita a boicottare il Festival di Sanremo 2014 perché “si appresta a imporsi con bugiarda, opaca stupidità” e perché espressione di “clientelismo dal volto umano di una sinistra che muove da Veltroni e va verso Renzi”.

Il  giornalista  scrive:

Caro Roberto, posso dirti che sto sperando nel boicottaggio del Festival di Sanremo? Di più, ne sogno il blocco. Lo sogno in nome di Situazionismo e libertà, il ripugnante movimento che ho fondato tempo addietro, qui in Italia, cioè nel paese dove perfino Almirante si ritiene ormai fosse un situazionista. La parola d’ordine è assai semplice, casual: che c@zzo ci canti?

Ci pensi che per decenni abbiamo ritenuto fallacemente che la sinistra fosse sinonimo di rivolta e invece era semmai un ente provinciale del turismo, una proloco clientelare, ovviamente clientelismo dal volto umano, eppure pur sempre tale, condito di zuppa di farro, di tacco basso, di sobrietà del cazzo e della fica al post-patchouli.

Sanremo è uno dei massimi simboli dell’ipocrisia che io denuncio. Non so di preciso in quali azioni (tassativamente non violente, è ovvio) potrebbe tradursi il boicottaggio del Festival, quel che è certo è che la fetta di coloro – specie tra gli stessi artisti e cantanti – a cui quest’ipocrisia fa schifo dovrebbe trovare il modo di rendere noto il proprio punto di vista producendo un minimo di disturbo. Come avveniva nel ‘68 in occasione della prima alla Scala.

(Mi infastidisce) La presenza pressoché in blocco della P2 culturale veltroniana del Paese: Fabio Fazio, Michele Serra, Francesco Piccolo. Me ne sbatto che il direttore musicale sia Mauro Pagani, ex collaboratore di De André: basta dare un’occhiata alla lista dei selezionati per capire che lavoro di uncinetto clientelare sia stato fatto. (…) Per quale motivo c’è Cristiano De André se non per il fatto che Fazio e Pagani sono amici di famiglia di Dori Ghezzi? Esiste qualcuno che ricordi una sola canzone di Cristiano De André? Oppure Ron, col suo parrucchino…. Ma perché questo cose devo dirle io, che Sanremo non l’ho mai sopportato, e non le dice qualche cantante o cantautore? “.

Quanti la pensano come lui?


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