Caratteristiche
Piante colpite
La fumaggine colpisce qualsiasi specie di pianta. La si può trovare sulle specie annuali, perenni, sulle sempreverdi, sulle piante a fiore, su quelle arbustive ed erbacee, persino sulle piante grasse. La malattia si può manifestare anche sugli alberi, sia da frutto ( ulivo ed agrumi), sia ornamentali, ma anche sulle specie rampicanti e sulle piante da siepe, come l’alloro e l’evonimo.
Cause
Le cause della fumaggine sono molteplici ed attribuibili a diversi fattori. Tra questi spiccano le infestazioni da insetti parassiti e produttori di melata e poi gli errori colturali e le condizioni di sofferenza delle piante. La fumaggine si manifesta spesso in condizioni di eccessiva umidità e calore, oppure nelle piante da appartamento che sono collocate in luoghi poco luminosi ed areati. Anche gli interventi di potatura con attrezzi non lavati e non disinfettati possono provocare la fumaggine.
Prevenzione e lotta
La fumaggine si può combattere sia con strategie preventive che con opportuni metodi di lotta. La prevenzione riguarda l’evitamento di tutti gli errori colturali che possono favorire la propagazione dei funghi responsabili della malattia. In tal caso è meglio non eccedere nelle irrigazioni per non rendere troppo umido il terriccio. Se la pianta è esposta all’ombra ed in un appartamento surriscaldato, è bene spostarla in una zona più areata e luminosa. Le piante che crescono eccessivamente vanno potate per eliminare le parti che creano troppa ombra rischiando di non far respirare la pianta. E’ molto importante anche intervenire tempestivamente in caso di attacco di afidi e di cocciniglie. Quando le infezioni da parassiti sono contenute si può operare manualmente, rimuovendo gli insetti con cotone e alcool, mentre nelle infestazioni avanzate è meglio ricorrere ad antiparassitari. Alle prime avvisaglie di fumaggine bisogna anche provvedere a rimuovere il fumo nerastro lavando la parte infetta con acqua e detergenti. Se lo strato è troppo solido, lo si può rimuovere con delle apposite spazzole. Se la fumaggine è troppo estesa si può ricorrere ad anticrittogamici a base di rame. Si tratta di prodotti con una certa fitotossicità, che vanno attentamente consigliati solo da un florovivaista. I prodotti rameici vanno somministrati nelle parti colpite dalla malattia, ad intervalli di circa trenta o quaranta giorni. Dopo il trattamento curativo, la pianta va concimata con fertilizzanti a base di potassio e fosforo, che ne favoriscono la ripresa vegetativa. Nel caso sia impossibile eliminare lo strato di fumaggine dalle parti colpite, è meglio tagliarle e bruciarle. Il resto sano della pianta andrà anche rinvasato in un nuovo terriccio, in modo da evitare il contatto con i miceli dei funghi patogeni ancora nascosti nel substrato.