Secondo recenti studi scientifici, fumare in gravidanza è molto pericoloso per il bambino. Il fumo è un pericolo noto ormai da tempo, ma dalla ricerca è emerso che il fumo di sigaretta al quale può essere esposto il neonato, è rischioso anche perché può aumentare il rischio che il bimbo soffra di deficit di attenzione ed iperattività (Adhd).
La sindrome da deficit di attenzione e iperattività ( Adhd, che sta per ‘Attention deficit hyperactivity disorder ‘) è un disordine dello sviluppo neuropsichico del bambino e dell’adolescente, che si presenta con problemi di disattenzione, iperattività, incapacità di concentrarsi e focalizzarsi su un’attività, con pesanti conseguenze sia sul rendimento scolastico che sull’approccio sociale.
Questo disturbo, che talvolta prosegue anche in età adulta, è spesso causato da una situazione multifattoriale anche se, ad oggi, gli studi medici non hanno saputo definire una causa precisa scatenante.
Tuttavia, fumare in gravidanza ed in tal modo esporre continuamente il bambino al fumo di sigaretta ed alla nicotina, potrebbe rappresentare un pericolo ed una delle cause principali questo disturbo.
Gli studiosi non sono stati ancora in grado di definire con certezza se fumo e sindrome da iperattività siano effettivamente collegate, ma il ricercatore Jin Liang Zhu, della Aarhus university in Danimarca, che con un gruppo di ricercatori ha svolto uno studio considerando il fumo materno e paterno e l’utilizzo di sostituti della nicotina durante la gravidanza, ha fatto emergere alcuni dati interessanti.
Infatti, secondo la ricerca danese – che ha valutato quasi 85.000 bimbi nati in Danimarca – la nicotina potrebbe essere diretta responsabile della sindrome di deficit di attenzione ed iperattività, ma potrebbero però essere in gioco anche altri fattori sia genetici sia ambientali nell’associazione vista dallo studio.
In ogni caso, le mamme che aspettano un bebè dovrebbero ricordare che mantenere uno stile di vita sano ed adeguato al periodo delicato che vivono con la gravidanza, potrebbe essere di aiuto per evitare che il bimbo, in futuro, possa essere colpito da malattie più o meno gravi.