Grazie alla fantastica applicazione per iPad ComiXology sto scoprendo un'infinita di graphic novel (fumetti, se preferite) non ancora arrivati in Italia, ma acquistabili per una manciata di euro, in media 1.60 ad album. Di ComiXology avevo già parlato diversi mesi fa, ma vale la pena ribadire quanto svolga alla perfezione il compito di “lettore di fumetti” per il tablet della Apple.
In realtà l'applicazione funziona anche su dispositivi Android e anche come reader da computer, ma credo che su un tablet le sue potenzialità si esprimano al massimo, rendendo l'esperienza interattiva, quasi cinematografica.
Il danno, se così si può definire, è la perenne tentazione di acquistare fumetti nuovi, esplorando saghe di cui mai nemmeno avevo sentito parlare. Per fortuna ogni tanto ci sono anche i numeri gratuiti, scaricabili per valutare se una determinata serie può interessarci o meno. A ogni modo io so resistere a tutto meno che alle tentazioni, come diceva qualcuno, quindi in questi giorni la mia carta di credito chiede pietà, perché la sto letteralmente torturando (anche se poi, come vedremo, l'importo della spesa è in fondo risibile).
Nel giro di una settimana ho acquistato l'intera saga di Irredeemable, su cui prima o poi preparerò un vero e proprio dossier.
Non contento mi sono messo in pari con le edizioni statunitensi di The Walking Dead, anche se mi sta venendo un po' a noia.
Ma in realtà gli acquisti più eccitanti sono quelli fatti per puro istinto. Ed ecco che così ho scoperto American Vampire (ucronia, Far West e vampiri), FVZA (di nuovo ucronia, vampiri più zombie e x-files), Graveyard of empires (guerra in Afghanistan e zombie), Giant Monster (fantascienza e mostri giganti, l'unico a essere già arrivato in Italia) e altro ancora. Il difetto, se tale si può considerare, è appunto la lingua inglese, che molti forse non masticano. Ma del resto, se si vuole godere appieno questo mondo, temo che occorra darsi da fare e imparare, anche per essere slegati dalle lente e costose traduzioni di molte case editrici italiane.
Spendendo all'incirca 20 euro ho dunque un'interessante mole di materiale da valutare, di cui vi riparlerò se ne varrà la pena (e credo che per alcuni titoli sarà così).
E poi dicono che i costi dei tablet non si ammortizzano...
Concludo con un'osservazione: possibile che anche con prezzi così contenuti - 1 o 2 euro a fumetto - gli italiani preferiscano ancora scaricare materiale piratato? Impareranno mai che i "giusti prezzi" vanno premiati, altrimenti qui va a finire che non lavora più nessuno?