La leggenda di Tex Willer ini
zia prima di saper leggere, attrae il tratto, la grinta, la fierezza del viso e la sua amicizia con i suoi pards e con i Navajos. A fianco della legge combatte e sconfigge i cattivi di turno.
Per più di cinquant’anni, il sempre vivo fumetto di Sergio Bonelli continua a farsi apprezzare dalle nuove generazioni.
Il suo fascino scatta dall’aspetto grintoso e antirazzista, dall’ironia e dalla sua tenacia nel combattere le ingiustizie. Magnifici i panorami, i contesti narrativi dei deserti, foreste e larghe praterie. Tenaci e temibili gli avversari tra indiani ribelli, fuorilegge incalliti ed esponenti delle mafie, sette segrete e maghi vudu. Tanti gli alleati, gli amici, come le sue occasionali e remote amicizie che ogni tanto spuntano nelle storie.
Polivalente personalità, dall’impegno etico e sociale. Capo tribù dei Navajos con il nome Aquila della Notte, è saggio, un vero capo anche se bianco ma fratello di ogni uomo rosso. Agente indiano della Riserva Navajo per i bianchi e un ranger dalla mira infallibile. Incubo terribile per i nemici quali fuorilegge che loro malgrado sono destinati ad incrociare la sua pista.
Dal 1948 suscita simpatia, è eroe positivo creato dalla penna di Giovanni Luigi Bonelli e dal pennello di Aurelio Galleppini (noto come Galep) e cavalca sulle piste della prateria del West verso l’Avventura, nell’Arizona, e verso il Grande Nord, oppure presso il Rio Grande ed ancora verso l’Oceano Pacifico.
E’ ciò che tutti vogliono, un sogno di giustizia realizzata. Leggere le sue storie fa bene, Tex Willer raddrizza i torti e dispensa giustizia, non è un cavaliere solitario. La solidarietà dei pards grande, può sa del loro aiuto e di quelle delle loro pistole: Kit Carson, l’anziano e simpatico burbero (un’altra leggenda del lontano Far West, Tiger Jack il leale fiero navajo e infine suo figlio Kit, energia positiva e giovane come suo padre.
Un full di pistole giuste al servizio della Legge! Un sogno che molti vorrebbero continuare ad alimentare con le letture delle sue insuperabili storie.
Antonio Conte