Che il genere dei survival horror, sia tornato prepotentemente sotto le luci della ribalta non è certo un mistero, è infatti dai tempi del primo Amnesia, che questo tipo di produzioni oramai, sommerse dal mercato di massa, ha pian piano ricominciato a proliferare e tornare così a nuova vita. La realtà virtuale non ha fatto che accentuare questo fenomeno.
È proprio da premesse come questa, infatti, che agli inizi del 2014 Flying Mollusk aveva avviato un’ambiziosa campagna Kickstarter per il promettente horror biofeedback Nevermind. Ma cosa vuol dire biofeedback? In sostanza si tratta di sensori su schermo capaci di registrare i livelli di ansia e paura del giocatore. L’obiettivo finale del gioco, sarà quello che di insegnare ai giocatori ad essere più consapevoli delle loro reazioni emotive.
Tuttavia l’esorbitante cifra richiesta non permise all’iniziativa di andare a buon fine. Il team tuttavia ha scelto di non arrendersi e di avviare una seconda campagna Kickstarter ma stavolta con una cifra sensibilmente più bassa, che gli permetterà non solo di aggiungere il supporto a Oculus Rift ma anche di pubblicare il titolo su Mac e Xbox One.
Di seguito le dichiarazioni fatte dal team in merito: “Siamo grandi sostenitori del grande potenziale che ha Oculus Rift di cambiare realmente la natura delle esperienze immersive, così come le conosciamo oggi. Infatti titoli come Nevermind sono pensati appositamente per quello che tecnologie come quella di OR possono offrire”.
Se volete contribuire anche voi a quest’esperienza, non vi resta che seguire la pagina Kickstarter ufficiale del progetto.