Ferragosto.
Oggi ho deciso di staccare la spina. Si, anche quella del mio amato Imac. E per farlo, ho deciso di riprendere in mano la mia Nikon F80 e uscire a catturare un po' di immagini nei paraggi. Se so che che devo fare delle foto sono più stimolato ad andarmene in giro.
Quando ho con me la mia reflex vedo tutto con occhi diversi: le campagne e i paeselli marchigiani diventano improvvisamente più interessanti. Non che non lo siano davvero, anzi... ma vedendo sempre questo paesaggio è normale che non mi metto ad osservarlo con cura, non ho ragione di farlo. Vivo in questi luoghi, è chiaro che non riesco quindi ad apprezzarne la bellezza.
Invece con una macchina fotografica in mano devo mettermi a cercare e scovare quel dettaglio interessante che decido di portare con me. Ecco che quindi rimango spesso sorpreso dal fatto per vedere delle bellezze non devo per forza prendere un treno e percorrere centinaia di chilometri.
Oggi sono stato a Rustico, un piccolo paese poco distante dal mio. Non ci ero mai stato.
Ho fotografato un po' di panorami: il cielo era sereno e nelle colline i colori bruciati di agosto. Ho fotografato anche una chiesetta molto carina, la parrocchia di S. Giuseppe, con mattoni bianchi e rossi e le imposte verdi.
Poi mi sono diretto ad Osimo. Non ci vado spesso, ma un po' la conosco.
L'ho trovata desolata, ho camminato per un po' gustandomi la brezza. Mi sono imbattuto in un percorso archeologico, che portava alla Fonte Magna. Si dice che vi si fosse fermato Pompeo Magno per far abbeverare i cavalli. Mi sono vergognato di non sapere che ci fosse.
Ho sceso la scale di lastroni di pietra, un po' dissestate. Mano a mano che scendevo mi abbracciava un odore fetido di campagna. Non so perchè ma mi piaceva. Ho fatto un paio di foto anche alla fonte, fino a che non sentito il ronzio della Nikon che mi annuciava, riavvolgendo la pellicola, che avevo finito gli scatti.
Sono rientrato a casa con calma, piacevolmente tonificato dalla mia piccola escursione.
Tra poco svilupperò il rullino.