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Fuori dal buio : Giornata della Memoria 2015 speciale “Omocausto: I suoni del silenzio”

Creato il 27 gennaio 2015 da Nottetempoblog @Nottetempoblog

omocausto Fuori dal buio la rubrica di Nottetempoblog presenta i “Suoni del silenzio” lo speciale a cura di Livia Napolitano realizzato grazie alla collaborazione del Collettivo Linea S; Approdo Arcigay Genova .

Lo speciale andrà in onda su Radio Libriamoci Web suddiviso in tre parti : La prima alle h.18,00; la seconda alle 19,00; la terza h.20,00 durata di ogni puntata all’incirca 30min.

Su Life Style Radio alle h.18,00 puntata unica della durata all’incirca di 90min.

Su Radio Centro Musica International alle h.22,00 puntata unica della durata all’incirca di 90min.

Pubblichiamo di seguito una poesia giovanile di Sonia Caporossi redattrice di Critica Impura ed il video fatto in occasione dello spettacolo Bent della compagnia Etoile di Modena con le musiche del violoncellista genovese Giovanni Ricciardi.

погром

Ed uno di quei giorni giunse la manna dal cielo

Piovve giù con dei tonfi esausti

Che ferirono la madre terra in pianto

Un centinaio di mute calcificazioni

Incendiarono la pelle e i peli

Rasero a zero tutte le nuche

Ruppero sordi polsi e caviglie

E fratturati i crani e gli arti

Sangue tinse le pareti bianche

Scritte rosse sulla farina

E niente più fiato per gridare

Occhi strizzati dal dolore

Cuori in frantumi, un male

Lascio parole

Che traboccano dal coperchio spalancato del mio cranio

Rosso sull’osso bianco

Il sangue venato di viola

Già condensa le sue scabre asperità su questa flebo

Parlerò di voi fino alla morte

E dense stille mi macchiano le maniche

Col mio triangolo nero slabbrato e maculato

Appuntato e crocifisso qui sul petto

Vi amo, vi amo tutti

Ho bisogno di un cenno di calore

Che esali un fuoco fatuo dalle tombe

Scoperchiate degli animali morenti

Seppelliti di fresco da una Ragione

Che non risponde a nulla

Che corrisponde a nulla

Voi, voi, voi ora

Rivivete d’un sacrificio antiritmo

Una variazione sul tema d’apertura

Che vi libera

Esaltatevi nella non – speranza

Mille anime dannate vennero spinte nel fondo

In un fuoco greco che ancora brucia

Nel nome di un amore di cui non si sa dire

Salvatevi nella non – pietà

Mille cani randagi morsero l’osso

Che ognuno di loro aveva trovato

scavando nel fango rappreso della Storia

E come in un brutto sogno, del resto mai sognato

Ambigua ricompensa per l’angoscia della fame

S’accorsero ringhiando che il fiero pasto

Era lo stesso.

 (25/06/1989, scritta a sedici anni

Fuori dal buio : Giornata della Memoria 2015 speciale “Omocausto: I suoni del silenzio”

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