La posizione ufficiale di Metal Skunk sul candidato preferito per la Casa Bianca è senz’altro Hillary Clinton: guerrafondaia, assetata di sangue, spietata, crudele, capace di accogliere con una risata la notizia della morte di Gheddafi, Hillary è davvero la persona più vicina a SATANA che mi venga in mente. In South Park raffiguravano Saddam come la puttanella di Satana; adesso probabilmente raffigurerebbero Satana come la puttanella di Hillary Clinton. Quindi su Metal Skunk sperano tutti che la signora Clinton vinca a mani basse e faccia sprofondare il mondo nel desolato incubo dell’apocalisse nucleare, perché non ci meritiamo nient’altro. Una presidenza di Hillary Clinton sarebbe il sogno bagnato di Nathan Explosion, Miika Luttinen e G.G. Allin, e non ci possiamo perdere l’occasione di essere testimoni dell’Armageddon.
Io però sono in disaccordo con i miei compagni di merende di MS. A me piace Donald Trump. Come saprete, io non ho completato la scuola dell’obbligo, mi scaccolo ai semafori e mi piace guardare lo sport sprofondato in poltrona bevendo birra e ruttando; dunque è perfettamente comprensibile che un buzzurro analfabeta come me parteggi per Trump. Ma è così, che ci posso fare: per quanto mi ci sforzi, proprio non riesco a non farmi stare simpatico il vecchio Donald. È un mondo difficile. Dovrebbero fare una legge apposita per quelli come me, una bella Legge Mancino su misura, ma in assenza di essa io mi trovo costretto a continuare a pensarla in modo sbagliato e socialmente sconveniente, quindi abbiate comprensione verso il mio povero cervello atrofizzato.
I Five Finger Death Punch sono grossomodo l’equivalente metallaro di Donald Trump. Stanno sul cazzo a tutti, fanno una musica che più AMERICANA non si può, pompatissimi, sempre sopra le righe, le photosession con le armi da fuoco in mano, le dichiarazioni strafottenti, l’attitudine. I Five Finger Death Punch sono Donald Trump, Walt Disney, la Coca-Cola, i missili Tomahawk, John Wayne che fa il culo agli indiani, Indiana Jones che fa il culo ai nazisti, Luke Skywalker che fa il culo alla Morte Nera, Jack Bauer che fa il culo ai terroristi. Rappresentano quell’America con il mito degli anni ’50, quando tutto era più semplice e si poteva sparare col fucile a canne mozze a qualsiasi canaglia venisse a rubarti le vacche senza che poi nessun blogger con gli occhiali ti rompesse i coglioni. Quell’America arretrata e ignorante che appunto vota Trump, poveri stolti!, quell’America socialmente non impegnata che vorrebbe solo vivere in pace nel suo ranch, andare a caccia la domenica e guardare un film la sera con i propri cari, per cui il mondo esterno semplicemente non esiste e quindi non si sognerebbe mai di, tipo, firmare petizioni per rovesciare nel sangue questo o quel crudele dittatore di uno Stato ricco di petrolio e con la banca centrale nazionalizzata, mannaggia. Loro hanno la loro proprietà, le loro vacche, la loro famiglia e, per essere sicuri di non perderle, hanno pure un bel fucile FN SCAR-L 5.56 sempre carico sotto al cuscino. La gente illuminata e mentalmente aperta chiaramente ne fa il proprio zimbello, e in tutta risposta loro rispondono con atteggiamento strafottente. “Se non ti piaccio ti giri dall’altra parte”, si dice al mio paese, ma loro penso aggiungerebbero “e se poi insisti troppo occhio che ho un ottimo fucile d’assalto nel bagagliaio della mia Hummer”.
FEUER FREI
Insomma, Donald Trump è nell’occhio del ciclone da quando ha dichiarato di voler correre alle presidenziali. La critica più infamante e gettonata è che è un rozzo cafone col parrucchino. Inoltre è sbagliato usare i propri soldi per fare la campagna elettorale. Bisogna indebitarsi fino alla gola con delle grosse lobby finanziarie, perché poi mica quelle ti chiedono indietro qualcosa, e comunque non c’è nulla di cui discutere perché Trump è un cafone col parrucchino. Trump non può chiaramente rispondere a tono, perché Hillary è in una posizione di netto vantaggio: non solo è sempre stata molto attenta a supportare e finanziare tutte le minoranze piagnucolanti come interisti, terroni e tagliagole moderati che moderatamente usano mangiare il cuore del proprio nemico per ottenerne la forza; ma soprattutto è una stretta amica del Demonio con la ferma intenzione di far esplodere il mondo e riderne, sempre stando attenta però a non offendere nessuna minoranza nel frattempo. Quindi come fa Trump a rispondere? È normale avere soggezione per un’espressione del Male così pura che non si vedeva dai tempi dei primi Malevolent Creation. Fortunatamente però può sfogarsi con gli altri candidati repubblicani, soprattutto Ben Carson, uno stimatissimo neurochirurgo che è creazionista e quindi deve continuamente subire le prese per il culo di Donald Trump che, ogni volta che quello asserisce di credere all’Arca di Noè e al serpente che parla, lo ridicolizza come il bullo delle scuole medie. “Come fai a credere che Satana si manifesti per mezzo di un serpente parlante, vorrebbe dirgli, quando lo sai anche tu che in realtà si manifesta per mezzo di una bionda assetata di sangue con la valigetta dei codici nucleari nella borsetta di ecopelle comprata al mercatino equo&solidale?”.
Ad esempio qualche tempo fa il chitarrista Zoltan Bathory, un immigrato ungherese che si è ambientato benissimo, ha fatto un endorsement pubblico su Twitter per Donald Trump. Sapete che di solito le band non si espongono, o se lo fanno lo fanno per i candidati democratici, no? Ecco, tra tutti quelli che potevano fare un endorsement PROPRIO a Donald Trump dovevano essere PROPRIO i Five Finger Death Punch.
ladies and gentlemen, zoltan bathory
Sembra quasi che si divertano a fare salire la bile a quella gente. Me li immagino, a provare il nuovo mitra al poligono il sabato pomeriggio, mentre si raccontano i commenti più livorosi e ridono con la bocca aperta mentre sparano contro la sagoma con sopra la figura di Osama bin Laden.
Donald Trump invece non può permettersi un simile divertimento, innanzitutto perché suppongo che lavori 27 ore al giorno, ma anche perché è un candidato alle primarie repubblicane e non un gruppo rock di redneck tamarri. Quindi deve stare attento a quello che dice, anche se certe volte gli scappa qualcosa che in questo periodo storico è considerato sconveniente. Però, mutatis mutandis, risponde con una sicumera simile a quella dei suddetti redneck tamarri, tipo: “Ho detto quello che ho detto. L’America è fissata col politicamente corretto, ma io non ho tempo per queste cose: ci sono cose più importanti da fare”, oppure “Così tanti sciocchi politicamente corretti nel nostro Paese! Dobbiamo tornare a darci da fare senza sprecare tempo ed energie in cose prive di senso!”.
un’iperbole esplicativa
Il che, per la platea di blogger e autori televisivi che passa il proprio tempo a parlare della gaffe transfobica di un calciatore o della più efficace declinazione del genere femminile del sostantivo riferito al ruolo di presidente, è l’inferno, perché in questo modo lui stronca la discussione e manda tutti affanculo. Se avessi finito le scuole medie avrei un’altra opinione, e sicuramente mi sbaglio, ma a me sembra una cosa molto heavy metal. Certo anche Hillary Clinton è molto heavy metal, con visioni di milioni di corpi umani che bruciano e intere città rase al suolo e condannate a secoli di radioattività, ma un heavy metal diverso, diciamo. Io capisco che il mio pensiero è sbagliato, e me ne vergogno, e vi assicuro che di solito cerco di non esprimerlo in pubblico, alla stregua della mia fascinazione per i pentacoli, i caproni e i Freedom Call, ché certe cose è meglio che non si sappiano troppo in giro.
Ho voluto fare tutto questo preambolo per dire due cose: oggi è il Veterans’ Day ed è in giro da un po’ il nuovo disco dei Five Finger Death Punch, Got Your Six, che è il classico disco dei FFDP con due-tre canzoni da prenderci i muri a testate e le altre gradevoli, testosterone a tremila e quei suoni pompati come un lottatore di wrestling degli anni 80.