Poi ci sono i "Civici", tre i diversi candidati sindaco ( Rigoni, Nardella, Galli) con obiettivi se non uguali di sicuro compatibili.Dal mio punto di vista sono un realista, cerco di capire, ne parlo e ne scrivo e so che in politica molte delle cose che si dicono sono virtuali, si contraddicono e hanno più dimestichezza con il letterario che con l’umano.
Che fare? Non ripercorro quello che in questi ultimi 5 anni è successo: l'archivio di questo blog sta lì a testimoniarlo; oggi il rischio, per chi crede nel civismo del fare per il bene comune, è quello della frammentazione, la quale finisce per favorire, almeno al primo turno, di sicuro un candidato partitocratico, ma anche con il rischio di vederlo al ballottaggio scontrarsi con un altro candidato partitocratico. In questo contesto, tentare di ridurre la frammentazione è politicamente corretto.Oggi, il rischio per Fidenza è grande. Cuique suum, Massari, probabile vincitore se al ballottaggio finissero due partiti, fa parte, e dopo la candidatura l'è ancor di più, di un sistema di potere che, dopo 5 anni di astinenza, vorrebbe ripartire per tornare agli antichi fasti, quelli che hanno prodotto non solo “le torri” in stazione ma anche quartieri ghetto in una periferia che si è allargata a dismisura, snaturando il centro storico...
E' anche per questo, visto che a sinistra si è ricomposto lo stesso schieramento del ballottagio del 2009, con Massari al posto di Montanari e la Gruzza al posto di Cerri, il centro destra, invece, presentatosi unito nel 2009, oggi è diviso e frantumato, visto che il M5S raccoglierà il voto di protesta ma realisticamente non sfonderà, il risultato sembrerebbe scontato... anche per questo in partita c'è anche chi al partito, all'ideologia, contrappone una scelta legata al territorio ed alle cose da fare.
Ne vedrete delle belle.
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