50 anni di Salone del Mobile, da vetrina per gli addetti ai lavori si è trasformato in un fenomeno di costume con moltissime iniziative che riempiono i quartieri della città.
La città si trasforma in una metropoli magica e accogliente.
Gli oggetti strambi che non sono quello che sembrano, come per magia si trasformano illudono e stupiscono.
Un lampadario con esche da pesca
Le matitine dell’Ikea con le quali spesso ci riempiamo le tasche diventano un tavolo.
Le camicie del marito non si buttano diventano un pouf irresistibile.
E dopo tanto girovagare una puntatina all’allestimento Nespresso non può mancare,caffè offerto in bellissime tazze di vetro e dolcetto mancava solo George Clooney ma chi se ne frega il lampadario realizzato con le cialde di caffè lo sostituivano degnamente.
Non poteva mancare una puntatina da Giovanni Scafuro che avevo già conosciuto l’anno scorso.
Se volete vedere le sue opere potete visitare il suo sito http://www.giovanniscafuro.it/
Quello che più mi piace del Fuori Salone?
Le piccole e grandi location dove vengono realizzate le installazioni ad opera di Tortona Location show-room temporanei,spazi espositivi, spazi industriali e laboratori.
E che dire dei cortili aperti che nessuno vede nei passaggi quotidiani ?
Nonostante il grande via vai di gente c’è chi indisturbato gioca a carte sul balcone…..
Domani tempo permettendo si replica, Brera è la prossima meta ( gambe permettendo) se proprio non reggo nonostante l’antinfiammatorio chiederò alla mia collega architetto non che compagna di risate di accompagnarmi con questa comodissima cariola- poltrona.
Alla prossima.