Per completare la minuscola antologia dei Redgum, dopo I Was Only 19, altri due brani dalla misconosciuta band di Shumann. One More Boring Night In Adelaide, aperta da un flauto che potrebbe essere Grace Slik all’alba di una nuova Estate dell’Amore mai sbocciata, è insistente nel refrain, scorbutica e a tratti depressa, pervasa da una foschia sottile di malinconia e rimpianto mai risolti. Forse il miglior brano del gruppo, così sospeso fra speranza e frustrazione, fra folk impegnato e noia post-adolescenziale alla periferia del Regno. Poor Ned è una ballata irlandese con flauti e fiddle, nella migliore tradizione della canzone di protesta stile 1963. Omaggio a Ned Kelly fuorilegge, ribelle e paladino dei dissidenti dell’Impero Britannico in quel di Victoria (Australia) alla fine del XIX secolo. Catturato dopo una furibonda sparatoria in cui morirono (eroicamente?) i tre compagni del suo mucchio selvaggio, fu impiccato il giorno 11 novembre 1880 all'età di 25 anni. Già protagonista di numerose canzoni, da Johnny Cash a Waylon Jennings, fu portato sul grande schermo addirittura da Mick Jagger prima e da Heath Ledger poi, a testimonianza di quanto ancora sia popolare la figura romantica del fuorilegge gentiluomo. I Redgum, riesumando un vecchio pezzo del conterraneo Trevor Lucas coi Fairport, ne fanno un brano assolutamente contagioso, spumeggiante ed agrodolce allo stesso tempo, irrobustito da un clamoroso accento Aussie e cantato in prima persona. Se la versione di studio è pulita, ritmata e professionale, quella live è assolutamente irresistibile, con quel cinguettare allegro di flauti celtici che contrasta meravigliosamente con le tragiche vicende del giovane Ned.
Oh well I think I'd like to go and hear some rock'n'roll music played So I'll check the amusement pages of the paper Reggae bands doing one night stands at the Lion Hotel and Arkaba And the girl at the bar thinks I'm going to take her home in my MG and Hanging out at discos brings you down Hanging out at discos brings you down