Fuorisede... a vita
Scritto da Giuseppe Corasaniti
Trovare un posto dove sopravvivere: non è la frase di un povero barbone in cerca di riparo, ma è il primo rebus d’affrontare nel neo mondo da fuorisede. Se non si ha la fortuna di avere un punto di riferimento nella meta prescelta, un amico o un parente che possa ospitarti per qualche giorno e indicare la soluzione al problema affitto, l’impatto è duro. Così giornali, volantini affissi sui muri e alle fermate degli autobus, diventano il caffè mattutino per un imprecisato periodo. Diciamolo subito: capita molto raramente di trovare un rapporto qualità/prezzo adeguato. Veri e propri loculi travestiti da ipotetiche stanze sono spacciati per regge imperiali, degne di spese ardue e spropositate. Dopo aver visionato l’ultimo di una ventina di annunci tra i più disparati, stanchi e rassegnati di non veder nulla che si avvicini nemmeno lontanamente a un posto letto, la resa. In quel momento capisci che la prossima stanza, anche se in un bunker senza finestre o all’ottavo piano senza ascensore, sarà perfetta.
Così, lontani dal centro, le traversate oceaniche con i mezzi pubblici diventano pane quotidiano. Solo in pochi realizzeranno il sogno di alzarsi finalmente tardi e andare a lezione senza i segni in viso delle lenzuola ancora calde.
CONSIGLI PER… GLI AFFITTI
Camera singola o doppia? La prima in questione è obiettivo primario di tutti, ma la spesa è spesso esorbitante, considerando che oltre alla quota mensile, bisogna aggiungere condominio, bollette e quant’altro (informarsi subito delle spese supplementari cause di spiacevoli sorprese). La stanza doppia invece, pone limiti alla privacy, ma ha dalla sua un enorme risparmio a livello economico. Riuscire a dividerla con un caro amico poi, riduce il problema convivenza quasi a zero. Altro aspetto fondamentale sono le distanze dall’università, dove purtroppo l’infido gioco dei prezzi tende al rialzo avvicinandosi; ma non è fondamentale aprire la porta e ritrovarsi seduti a lezione. Una zona decentrata e ben collegata, oltre a un risparmio notevole sulle spese, può rilevarsi un guadagno in termini di tranquillità. Quest’ultimo aspetto si può salvaguardare evitando stanze con finestre che affacciano sulle strade principali: per chi non è abituato al perpetuo caos cittadino, è un trauma non da poco. Per finire attenzione a padroni e vicini di casa: possono rendere la vita un inferno.
TOP 5 PRECAUZIONI SULLA SCELTA DELLA STANZA
- Luminosità 0: uscirete con la sciarpa mentre imperversa un sole sahariano
- Condominio: spesso è più alto dell’affitto stesso
- Vicini anziani: una sedia stridente, sarà una testata nucleare
- Proprietari asfissianti: casa/carcere con secondini alle porte
- Coinquilini: attenzione a speculazioni su caparre e affitti
400
Euro minimo mensile necessario per una stanza singola. Affitto o mutuo?