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[Fuoriusciti] La terra trema e io mi allarmo. Perché sono sarda e in Sardegna non si muove mai nulla

Creato il 28 gennaio 2012 da Subarralliccu @subarralliccu
[Fuoriusciti] La terra trema e io mi allarmo. Perché sono sarda e in Sardegna non si muove mai nulla

Le zone sismiche in Italia

Vivere in Sardegna significa fare i conti con un’isola di  problemi. Con la disoccupazione, il lavoro precario, la cassintegrazione e la crisi. Ma anche con gli amici, i concerti, la musica e le lotte. Tutto va come deve, o come non deve andare. E di una cosa ci si può vantare (e ci si vanta): in Sardegna non ci sono i terremoti! È una cosa che s’impara sin da piccoli.  Perché, si dirà, con tutti i problemi che abbiamo, almeno per questo possiamo star tranquilli.

Pavia. Mentre scrivo, guardo la bottiglia d’acqua sul davanzale della finestra. L’ho messa lì apposta per vedere se l’acqua si muove. Se il terremoto la fa muovere, quando fa ballare il palazzo.
È un concetto strano quello del terremoto. Non nel senso sismologico del termine, ma nel senso umano, sensoriale. Senti la scrivania muoversi, vedi il lampadario ciondolare avanti e indietro e l’anta dell’armadio tremare, ma questo non ti dà la percezione che un palazzo di sei piani stia oscillando. Invece è così. E tu sei dentro, a quattro piani dall’uscita: devi essere razionale e agire. Non ti puoi agitare.

Poi la scossa termina. E ti accorgi che in quei pochi secondi, che in casi estremi avrebbero potuto salvarti, non hai fatto nulla. Sei rimasto fermo ad aspettare che finisse. Questo ti sconvolge perché ti mette davanti all’evidenza che quello che hai sempre sentito dire è l’assoluta verità: il terremoto non ti dà il tempo di fare quello che dovresti. Ti assale la consapevolezza e la paura che quando tornerà (e tornerà) probabilmente starai fermo ancora.

Il dopo è un susseguirsi di ricerche di notizie in rete, di telefonate e di scambi di battute sui vari social networks. Tutto serve a far tornare la tranquillità.  A cullarsi nella certezza (altrui) che dove vivi non ci sono mai stati danni, che non c’è da allarmarsi. Ma io mi allarmo perché sono sarda, e da noi, non si muove mai nulla.

E il pensiero va prepotentemente a quelli che  pur avendo perso tutto, vivono in zone ad alto rischio. Dove quando la terra trema, trema migliaia di volte più forte di oggi e di qui.  Ti chiedi come facciano a non avere paura. Ad andare avanti. A non pensarci. Oggi, tra le altre cose, penso a loro, e li penso tanto.


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