Paese di ignoranti? Non diciamo sciocchezze. La cultura viene snobbata? Ma per piacere. A Montegranaro la cultura va a ruba, nel vero senso della parola. Solo da noi i ladri vanno a rubare in biblioteca. Fame di cultura alle stelle? Avidità da lettore accanito? Topi da appartamento che si trasformano in topi da biblioteca? Tutto è possibile. O forse siamo di fronte all’ennesimo atto vandalico, bravata, stupidata o come la vogliamo chiamare, di quattro ragazzini che non sanno come ammazzare il tempo e vanno rompendo, sfasciando, sfondando porte per infilarsi ovunque non tanto in cerca di valore ma di avventure. Salgariani, per certi versi, e quindi attinenti alla biblioteca, ma sempre delinquenti. Fatto sta che di questi furti con scasso di matrice a dir poco particolare ne stiamo vedendo tanti e da molto, troppo tempo. Così come vediamo il paese in preda ai vandali e alle scimmie. Come ovviare? Videocamere di sorveglianza, sì, costose ma forse, a questo punto, indispensabili. Pagare una vigilanza privata? Possibile. Ma forse bisogna intervenire sul piano sociale perché, credo, sia da lì che il problema nasca.
Un ragazzino che risponde male all’insegnante non è soltanto un ragazzino con problemi: è un ragazzino che potenzialmente creerà problemi. Minorenni pluriripetenti che non sanno come ammazzare il tempo, famiglie disagiate, ma anche genitori troppo accondiscendenti, indulgenti, convinti che i propri figli nulla farebbero mai di male. Occorre più attenzione a come cresciamo i giovani, a cosa gli offriamo per farli crescere, per educarli. Occorre essere autorevoli e pretendere rispetto a scuola, sia dai ragazzi che dai genitori. E occorre vigilare. Poi servono anche le telecamere. Ma dopo.
Luca Craia
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