Fusi, confusi e altri aBusi _ Meditazione n.3

Da Icalamari @frperinelli

Valente questo autore, ma accidenti. Il protagonista del libro che sto leggendo è in fase terminale. Il libro è lungo una vita, e alla fine della vita cosa c’è? Mi accorgo solo ora di quanto mi sia affezionata a lui. Senza motivo: a me non ha offerto altro che la propria esistenza insulsa e spesso anche sbagliata.

E poi lo leggo mentre sono in giro, quando fa tanto caldo e si confonde tutto. Spazio e tempo.

Si fondono tra loro le facce della gente.

Mezzi sorrisi sgluteano alternandosi fuori dagli shorts e si confondono col commovente fisico del tizio belloccio in spiaggia.

Fusi pure gli ammiccamenti in metropolitana con quelli degli ambulanti stanchi sempre in giro.

Confuse io e Olga ieri sera, tra il suo calice di vino e la mia Corona&lime.

Fusi i discorsi frivoli con quelli pieni di contenuto.

Confusi tutti i perché, tutte quelle domande che affollano sempre più in modo pressante questi post.

E stamattina incontro Savio che, in sintesi, mi fa: Resistere non serve a niente (ma io quel libro non l’ho letto, e neanche lui, e poi aggiunge che se avallo la consultazione popolare faccio il gioco di chi vuole legittimare la Costituente impura, e se gli chiedo che alternativa ha oltre al non fare, non la indica. Ma concordiamo entrambi sulla nullità dell’italiano medio), e questo un attimo dopo che Maria mi ha messo al muro in bagno e mi ha convinta a leggere l’ultimo di Aldo Busi.

Sono ancora confusa. Che posso fare? Mi informo.

Busi, perso lo Strega, ha vinto il premio Boccaccio.

Il mio protagonista è in fase terminale, ma so come mantenerlo ancora in vita. Adesso prendo su Boccaccio, Siti, Busi, o chi per loro. Niente funziona altrettanto bene.