Però possiamo immaginare gli scenari e, francamente, sono comunque scenari preoccupanti. Se Fini voterà la fiducia si assumerà un’enorme responsabilità di fronte al paese lasciando uno scettro di cartone in mano al Cavaliere. Il voto di Fli diventerà determinante, e se il Governo supererà le 19,00 di stasera sarà comunque condannato al ricatto perenne ad ogni piè sospinto da parte di chi l’ha sostenuto e, soprattutto, dei finiani. Sarà un governo debole, claudicante, tentennante, privo della capacità di governare. E questo l’Italia non se lo può permettere. Molto meglio sarebbe negare la fiducia e andare alla formazione di un governo a termine, che traghetti il paese verso le elezioni già nella prossima primavera e il cui scopo sia quello di riformare il sistema elettorale e porre rimedio alle emergente (tante) in maniera seria e non con palliativi e proclami come siamo stati abituati a veder fare fin’ora.
Tutto dipenderà dal voto dei fedeli di Fini. Non possiamo certo affidare il futuro dell’Italia a cinque vigliacchi ex democristiani o a venduti dell’ultim’ora di dubbia provenienza. I finiani hanno in mano le sorti della nazione (tremo all’idea). Se guarderanno al mero calcolo politico, prevedo tempi duri per l’Italia e, soprattutto, per gli Italiani.
Luca Craia