Ciao a tutti!Oggi ci dilettiamo nella visione di Gabriel - La Furia degli Angeli, un film del 2007, abbastanza Gothic-Metal-Dark ecc...ecc...E' un film nato sulla scia di Legion e film similari dove ci si interroga sulla tematica degli Angeli e dell'eterna questione della gestione delle anime terrene, perchè di questo alla fine si tratta.Devo anche premettere che sono un amante del genere sci-fi, fantascientifico, gothic industrial se così vogliamo chiamarlo, però questo film non mi è per nulla dispiaciuto. Soprattutto il risvolto finale.Ma andiamo con calma.
Gabriele scende sulla Terra per riportare la Luce, dopo che Satana e i suoi Angeli caduti l'hanno avvolta nelle tenebre (In effetti la città sembra più una gotham city lurida, o meglio la città di Costantine per capirci)Gabriele si ritroverà quindi a dover scovare sulla terra gli altri Arcangeli nascosti (e perduti), sotto sembianze umane, per sfuggire al controllo di "Satana".Gabriele riporterà quindi gli arcangeli alla loro coscienza, ormai perduti sulla Terra, per aiutarlo insieme nell'eterna battaglia contro il Male.Ci saranno quindi sparatorie e scene cruente dove Gabriel ucciderà uno per volta tutti i caduti sino ad arrivare a Lui, il Male in persona... non senza il colpo di scena finale.
Ciò che balza subito all'occhio in questo film, che è poi una domanda che sorge spontanea, è perchè Dio ha abbandonato i suoi figli? Ovvero se il Dio della Luce è magnanimo e buono, e lascia appunto libertà di scelta, perchè non interviene ad aiutare i suoi Angeli?Nel colpo di scena finale seguirà la Luce e la liberazione del Mondo, ma il Male, purtroppo quello vero, rimarrà sempre e comunque sotterranneo nelle pieghe della Vita.Perchè, ed è innegabile, il Bene e il Male sono gli antipodi di una bilancia perennemente in equilibrio, e uno non può esistere senza l'altro.Credo che questo sia appunto il senso del film. La luce e le tenebre convivono e conviveranno in eterno. Che piaccia o meno.Sconsigliata la visione ad un pubblico facilmente impressionabile ;-), o di poco larghe vedute :-).
V.