by Federica De Masi · 11 marzo 2014
Fathers and Daugthers, nonostante il prestigiosissimo cast, è un film a medio budget, sinceramente molto emozionante, senza scorciatoie per un pubblico che vuole essere parte della storia e coinvolto da quello a cui assiste. E’ il pubblico che ama film che fanno riflettere su chi siamo, che lasciano sensazioni profonde e segni nella nostra coscienza. Era questo il cinema che si faceva in grande scala fino agli anni ‘70 in America, negli Studios di Hollywood, quando film come Kamer vs Kramer, Qualcuno volò sul nido del cuculo, Un uomo da Marciapiede, Lenny (capolavoro che consiglio a a tutti!), Toro Scatenato e persino Rocky (anch’esso allora – solo il primo episodio -) prodotto a basso budget e scritto da un allora sconosciuto Silvester Stallone, venivano alla luce ed esploravano l’arte come il commercio.
Il cast di Fathers and Daugthers è eccezionale e la scrittura del film, è considerata una delle migliori degli ultimi anni. Esiste ogni anno ad Hollywood una graduatoria che elabora una lista chiamata “Blacklist”, che significa l’opposto di ciò che appare in italiano e che annovera le miglior sceneggiature in circolazione e Fathers and Daughter è una di queste. Come lo fu anche Sette Anime.
Questo film rappresenta per me una grande passione e fonte di energia. E sono sicuro, e farò di tutto, credetemi, perché lo sia anche per voi quando il film arriverà nelle sale.
Mii sento carico come un cavallo da corsa pronto a portare tutto il mio talento e la mia energia in questo film dal sapore prestigioso.
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