Benjamin Devereaux, detto Benny quando ancora qualcuno lo chiamava per nome, ha venticinque anni e vive da eremita a Manhattan in un attico con vista sulle Torre Gemelle. Anche se ha regalato la propria esistenza come voleva, con tutte le preoccupazioni per non soffrire mai più, non sorride. Anche se vive di rendita, non sorride. Per farlo c’è bisogno di qualcun altro e Benny ha scelto di non aver bisogno di nessuno. Quel che gli serve lo ordina al telefono o premendo tasti al computer. Così si procura il cibo. Così rifornisce il suo uniforme guardaroba. Così riceve a domicilio un nuovo cd, un nuovo dvd, un nuovo libro, ogni volta che il precedente ha esaurito la sua funzione ed è stato eliminato. Così soddisfa i desideri sessuali. Così ha avuto ogni cosa che ha posseduto, compreso il telescopio con il quale spia, un piano al giorno, le vite degli altri nelle Twin Towers. I suoi genitori sono morti in un incidente d’auto. L’eredità è stata un biglietto vincente della lotteria. Cinque milioni di dollari. Con quelli, Benny vuole vivere dieci anni alla grande, per come lo può intendere lui, e poi sparire senza lasciare traccia né sofferenza. Se non andrà così è perché il caso è incontrollabile. E pure l’animo umano. Nessuno conosce il primo. Nessuno conosce l’animo di Benny. L’unica a esserci andata vicino è stata Kim…