A settembre, Ronin Manga punta per ben due volte sulla potenza del folklore e sulla sua capacità evocativa.
Per essere precisi sarebbe più giusto dire che punta sulla capacità orrorifica di certe storie tradizionali ed infatti la prima delle due serie in uscita ha come protagonista uno dei mostri più inquietanti che il Giappone conosca, oltre che una delle più antiche. Il gagoze infatti è una piccola e crudele creatura che si ciba di altri mostri e che attaccò intorno al XIV secolo il tempio di Ganko. Il ritratto di questo singolare demone è tratteggiato da Ahn Dongsik, disegnatore coreano e quindi un non giapponese, che riesce nell’arduo compito di ricreare la magia del vecchio sol levante con il suo tratto deciso e dettagliato. Dalle tavole di “Gagoze”, manga in cinque volume, è chiaro che studio dedicato da Dongsik allo studio del folklore nipponico ha dato i suoi frutti, creando una buona base su cui l’artista ha potuto sperimentare.
La seconda uscita prevista per settembre, “Occhi dietro” usa il folklore da un’altra angolazione, senza rifarsi a storie già raccontate o a mostri presenti nella tradizione, ma usandolo come spunto da cui far nascere un horror in piena regola sullo stile di “The grudge”, per intenderci. Il manga, infatti, racconta di un’antica leggenda nata nel villaggio di Shirotoge. In questo villaggio sperduto, isolato dal mondo, pare esista una creatura mostruosa legata alla sparizione di alcuni bambini. Quando uno scrittore di romanzi raggiungerà il sobborgo si troverà circondato da un orrore infinito e agghiacciante, capace di far crollare anche la mente più razionale. La mini serie in tre volumi è l’adattamento del libro di Shusuke Michio che ha curato anche la sceneggiatura del fumetto. I disegni saldamente realistici invece sono opera di Nokuto Koike.
Due opere che sicuramente piaceranno a chi ama la tensione. Attenti a scoperchiare il “vaso di pandora” del folklore nipponico però, perché potrebbe essere peggio di quel che immaginate.
Da settembre “Gagoze” e “Occhi dietro” saranno in fumetteria.