Galan e la cultura

Creato il 21 maggio 2011 da Nonzittitelarte

Cultura: Galan, per Ue è spesa e non ricchezza

BRUXELLES – 20 MAGGIO 2011 – “L’Europa non è fondata sulla cultura”, che continua ad essere considerata “una spesa e non una ricchezza”. Giancarlo Galan (foto) è uscito deluso dal primo Consiglio Ue come ministro de Beni culturali. Uno degli obiettivi della riunione era varare un piano per inserire la cultura nella strategia di sviluppo dell’Europa verso il 2020. “Non me ne sono accorto” ha commentato Galan.

“Non sono stato mica contento di quello che è successo, perché non è successo niente. Si è discusso ‘de minimis’. C’erano ministri che parevano camerieri di Tremonti: dicevano che in una situazione di crisi bisogna spendere poco”, ha aggiunto il ministro che, nel corso di una conferenza stampa, ha anche criticato la scelta italiana di dedicare “solo lo 0,28% del Pil” al patrimonio culturale, definito “ciò che ci rende ricchi”.

In questa ottica, Galan ha affermato che “nel Governo, nel Parlamento e negli italiani manca la percezione che la cultura non sia una spesa, ma rende ricchi”. “Se siamo qui – ha continuato – è perché abbiamo un patrimonio ineguagliabile. Persino il risotto, che va fatto col riso italiano, si può copiare. Ma la cultura no, Questa percezione manca. Da qui nascono le conseguenze negative”.

“Io credo invece – ha continuato – che convenga all’Italia, agli italiani e, in fondo, anche all’Europa mettere un po’ più di Cultura negli affari europei, quindi anche un po’ più di soldi e di concezione che qui c’é davvero la culla della cultura di tutto il mondo”. Per cambiare la situazione si ripropone “incontri bilaterali con Francia, Germania e Spagna per costruire insieme a loro qualche documento da portare all’attenzione delle nazioni meno attente e meno inclini delle nazioni per considerare la cultura una ricchezza e non una fonte di spesa”. (Ansa)

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