Galaxy in Flames: il riassunto

Da Nickolas94

Tempo fa uscì il video dell'Astropate in cui si iniziava il riassunto del romanzo Galaxy in Flames, ma poi, dato che adesso Oscar è il manager del GW: Bologna, non siamo più riusciti a fare video. Niente più video = niente più riassunti.
Ma, al tempo, avevo già il riassunto pronto, quindi ve lo propongo in forma completa con questo articolo.
Leggendo "L'Ascesa di Horus", ascoltando il riassunto di "False Gods" sul canale dell'Astropate e leggendo questo articolo, anche gli appassionati non anglofoni potranno sapere qualcosa in più riguardo a ciò che portò Horus al tradimento e ad Isstvan III.

Isstvan III

Dopo che Horus venne definitivamente corrotto, si diresse verso il sistema Isstvan, convocando lì anche i Figli dell'Imperatore, i Divoratori di Mondi e la Guardia della Morte, con la scusa di continuare la Grande Crociata, sebbene in pochi sappessero il vero fine del viaggio. Molti Astartes erano stupiti del fatto che per un solo pianeta venissero impiegate le forze di ben quattro Legioni, ma nessuno osò ufficialmente discutere le decisioni del Signore della Guerra Horus. Isstvan III era un pianeta su cui era diffusa una religione i cui "preti" erano chiamati Cantori di Guerra, e il nome dice veramente ciò che fanno perché, cantando strane litanie in mezzo alla battaglia, possono creare barriere per proteggere se stessi e gli alleati oppure lanciare stregonerie letali contro il nemico. Prima di cominciare l'invasione del sistema Isstvan, Horus indisse una riunione in cui si parlò dei piani per attuarla e un'altra ignota a tutti, tranne ai partecipanti: Horus, Mortarion, Angron, il Cappellano Erebus e il Lord Comandante Eidolon, il quale faceva le veci di Fulgrim, in quel momento assente per occuparsi del tentativo di corruzione di Ferrus Manus (approfondita nel romanzo Fulgrim). In quella riunione segreta venne discusso il vero obiettivo della loro presenza nel sistema Isstvan, ovvero liberarsi di tutti gli Astartes delle proprie Legioni che si sarebbero opposti a loro e che non sarebbero passati dalla loro parte. Ebbene sì, non tutti gli Space Marine di queste quattro Legioni avrebbero tradito, quindi Mortarion aveva portato delle bombe virus, le quali poi sarebbero state successivamente distribuite sulle varie navi principali e sganciate su Isstvan III appena sul pianeta si fossero trovati tutti gli Space Marine che sarebbero rimasti lealisti, uccidendoli tutti.
Venne effettuato il primo attacco sul pianeta Isstvan Extremis, a cui parteciparono anche i futuri traditori, uccidendo una Cantrice di Guerra grazie ad un attacco del Lord Comandante Eidolon. Inizialmente, nessun colpo riusciva a rompere la barriera della Cantrice, ma Eidolon riuscì inspiegabilmente a rompere la barriera e ucciderla con un solo attacco che venne avvertito come un forte urlo. Questa stranezza venne notata dal Primo Capitano dei Figli dell'Imperatore Saul Tarvitz, il quale chiese successivamente spiegazioni ad Eidolon. Egli era convinto di poter portare alla corruzione anche Tarvitz, perciò lo guidò fino alla stanza segreta in cui il Capo Apotecario Fabius Bile effettuava esperimenti per modificare il seme genetico e migliorare la qualità degli Astartes. Eidolon gli confidò che grazie alle modifiche di Bile aveva acquisito un potere maggiore e proprio per questo era riuscito a uccidere la Cantrice di Guerra. Propose anche a Tarvitz di sottoporsi a tali modifiche che in realtà erano tutte nate dal desiderio incontrollabile dei Figli dell'Imperatore di diventare perfetti. Tarvitz si rifiutò perché pensava che l'Imperatore sarebbe stato contrario a consentire modifiche nel seme genetico, ma Eidolon si giustificò dicendo "non siamo tutti frutto di modifiche genetiche?". Alla fine Tarvitz rifiutò comunque, ma promise ad Eidolon e a Bile che non avrebbe fatto parola di ciò che aveva visto o sentito.
La seconda battaglia iniziò, ma stavolta vennero inviati su Isstvan III e solo coloro che si pensava non avrebbero tradito l'Imperatore. Purtroppo il terreno su cui erano stati inviati, sede del centro religioso noto come Città Corale, possedeva una rete di tunnel sotterranei e perciò le capsule d'atterraggio dei Figli di Horus trapassarono la terra friabile, finendo nel bel mezzo dei tunnel. Tra gli equipaggi delle varie capsule c'erano il Capitano della Decima Compagnia Garviel Loken e quella della Seconda Tarik Torgaddon, tra di loro migliori amici.
Mentre la battaglia infuriava in superficie, sulle navi venivano preparate le bombe virus e Saul Tarvitz, rimasto sulla nave per coordinare le operazioni dopo averne chiesto il permesso precedentemente all'antico Dreadnought Rylanor, in quel momento presente su Isstvan III, vide il caricamento e un addetto gli disse che era la procedura ordinata da Horus, convinto che Tarvitz fosse uno dei Marine che non dovevano essere uccisi e quindi sapesse già tutto. Subito Tarvitz prese il controllo di una Thunderhawk per scendere sul pianeta e avvertire tutti del disastro imminente. Eidolon cercò di fermarlo mandando delle navi a distruggere la sua Thunderhawk, ma queste vennero rimandate indietro grazie all'aiuto di Nathaniel Garro, un capitano della Guardia della Morte rimasto lealista, ancora sulla nave perché i piani alti della Legione pensavano che avrebbero potuto portarlo dalla loro parte, e grande amico di Saul Tarvitz. Il Figlio dell'Imperatore riuscì a raggiungere la superficie del pianeta, avvertendo il suo compagno Lucius, il quale diffuse insieme a Saul e altri il pericolo imminente e l'ordine di andarsi a riparare nei bunker. Per non creare confusione, Saul disse che le armi virus erano opera degli Isstvaniani, inoltre il Titano Imperatore Dies Irae, sempre utilizzato dai Figli di Horus durante la Grande Crociata, sigillò tutti i portelloni, chiudendo praticamente ermeticamente il Titano. Il Princeps di Dies Irae era sotto il comando di Horus e voleva impedire che gli Astartes trovassero rifugio da lui. Le bombe virus vennero sganciate, e la distruzione dilagò ovunque. Gli ignari Isstvaniani morirono a miliardi, consumati dal vorace virus capace di corrodere ogni essere vivente. Furono molti gli Astartes che non raggiunsero in tempo i bunker e la loro fine fu profondamente macabra. I sopravvissuti assistettero inorriditi, ma la tragedia non era ancora finita.
Horus volle assicurarsi che ogni cosa sul pianeta morisse, perciò sganciò anche bombe incendiarie che bruciarono i gas formatisi dalla corrosione attuata dal virus, scatenando una cosiddetta Tempesta di Fuoco. I bunker diventarono caldissimi, anche se Dies Irae sopportò tranquillamente. Alla fine, tutto ciò che si trovava fuori dai bunker era ormai morto, corroso o bruciato dalla distruzione ad opera di Horus, ma dopo poco tempo egli si accorse che c'erano i sopravvissuti dei bunker e i Figli di Horus che erano accidentalmente atterrati sottoterra. Qui iniziarono i massacri, battaglie tra confratelli delle stesse Legioni separati da un leader differente...l'Imperatore per i Lealisti, Horus per i Traditori. I Figli di Horus rimasti lealisti abbandonarono questo nome, tornarono i Lupi della Luna ridipingendosi l'armatura con i vecchi colori della Legione e Garviel Loken e Tarik Torgaddon si prepararono alla resa dei conti contro Abaddon e Aximand. I tradimenti però non erano ancora finiti. Lucius uccise Charmosian, il traditore Sommo Cappellano dei Figli dell'Imperatore, ma notò che nonostante il grande trionfo sopra un Land Raider con l'elmetto del nemico innalzato al cielo, tutte le attenzioni furono rivolte verso Saul Tarvitz. L'invidia crebbe dentro di lui, fino al punto che usò il vox incorporato nell'elmetto del Sommo Cappellano per contattare Eidolon e guadagnarsi la sua fiducia dicendo che se si fossero fidati di lui, avrebbe portato Saul morto. Il patto venne stretto e nel combattimento successivo Saul si trovò a combattere Lucius, mentre Loken e Torgaddon combatterono rispettivamente Abaddon e Aximand. La battaglia infuriò, Tarvitz sfuggì a Lucius, Torgaddon venne decapitato da Aximand e Loken venne lasciato sfinito e ferito dentro a un edificio. Dies Irae cominciò a sparare con il suo mostruoso arsenale, scatenando addirittura terremoti e facendo così crollare l'edificio dove si trovava Loken. Alla fine, migliaia di Space Marine giacquero privi di vita sul suolo di Isstvan III, i traditori si ritirarono sulle navi per lasciare che Horus scatenasse l'ultimo bombardamento orbitale sul pianeta...i seguaci di Horus furono i vincitori e l'Eresia continuò il suo percorso.