Galeote Pereira (XVI secolo. Militare, avventuriero; portoghese).

Creato il 10 giugno 2012 da Fabiofabbri
Nel 1548-49 Pereira ed altri portoghesi aiutarono il regno di Ayutthaya a difendersi contro l'esercito invasore di re Tabinshwehti di Pegu nella guerra Birmano-Siamese del 1548-1549, introducendo strategie e tecniche moderrne di guerra nella regione. Pereira era un contrabbandiere pirata portoghese che operava nel periodo Ming lungo la costa del Mar Cinese Meridionale, agendo da un centro famoso per questo tipo di operazioni l'isolotto di Taishan Wuyu nella Baia di Xiamen. Queste operazioni di contrabbando ovviamente non piacevano ai cinesi, dato che non permettevano una tranquilla navigazione. Cosi' l'imperatore Jiajing ordino' lo sterminio di tutti i pirati e lo affido' al viceré del Fujian, Zhu Wan. Nel marzo 1549 Galeote Pereira fu catturato mentre navigava con i suoi compagni a bordo di due giunche. Le giunche furono sequestrate, gli uomini catturati e dopo un processo sommario alcuni furono condannati a morte, altri finirono in prigione. A Pereira tocco' quest'ultima sorte e dovette passare un certo periodo a Fuzhou.Gli occidentali in quel periodo non erano frequenti da quelle parti e destavano una certa curiosita'. Cosi'; Pereira e i suoi compagni furono portati diverse volte come bestie rare di fronte ai nobili, nei loro palazzi per essere esaminati. Grazie a questi trasferimenti fra carcere e palazzi Pereira riusci' a vedere una parte della citta' di Fuzhou. Questo fece si che egli potesse passare ai posteri il manoscritto che rappresenta uno dei primi resoconti di un occidentale sulla Cina nel periodo Ming. Il manoscritto e' la prima descrizione dettagliata della Cina di quel periodo dopo quella di Marco Polo. Fortunatamente per Pereira e per altri che si trovavano come lui in quel momento, corruzione e lotte di potere erano presenti alla corte cinese. Fu in quel periodo che persone molto vicine all'imperatore appresero dei del modo come agiva Zhu Wan, dei portoghesi tenuti in prigione senza che se ne sapesse niente e dei carichi di merci sequestrati ma non denunciati, carichi che sparivano senza che se ne avesse piu' notizia. Per evitare la fine di altri personaggi che erano stati rimossi dai loro incarichi e puniti, Zhu Wan preferi' suicidarsi. Pereira e gli altri prigionieri che si trovavano nel carcere di Fuzhou furono liberati ma costretti a vivere in soggiorno obligato in varie località vicino a Guilin, Guizhou. Molte di queste persone riuscirono a tornare in mare, grazie a tangenti e azioni illegali tornarono sulle loro navi e ricominciarono a operare dalla loro basi. Non si sa' quando e come Pereira fu liberato quello che e' certo e' che nel febbraio 1553 si trovava sull'isola di Shangchuang e li assietette alla riesumazione del corpo incorrotto di San Francesco Saverio.Galeote Pereira non fu' l'unico a scrivere una cronaca di quanto gli succedeva. In quel periodo, 1549 circa, molti dei suoi compagni che avevano condiviso la stessa sorte scrissero delle loro esperienze.Comunque fra tutte queste la cronaca di Pereira e' considerata la piu' completa ed e' diventata la piu' conosciuta. Non si sa' tuttavia quando egli scrisse il suo resoconto, alcuni dicono subito dopo essersi messo al sicuro dopo la fuga mentre il piu' antico manoscritto conosciuto risale al 1561. Come Marco Polo Pereira detto' le sue vicende e in questo caso il ruolo di Rustichello lo ebbero gli alunni indiani del Collegio dei Gesuiti di San Paolo a Goa, che fecero poi giungere l'opera a uno degli uffici centrali dei gesuiti in Europa. Il manoscritto dal titolo "Algũas cousas sabidas da Cina ..." ("Alcune cose conosciute sulla Cina ...") non fu publicato subito ma un sunto ne' usci' in Venezia nel 1565, in un libro contenente anche rapporti di gesuiti vissuti in India. Di questo testo in italiano ne fu fatta una traduzione in inglese che fu stampata nel 1577 nella "Storia di viaggi in Occidente e delle Indie Orientali", sotto il titolo "Alcune relazioni della provincia della Cina, apprese dai portoghesi li imprigionati e soprattutto dalla relazione di Galeote Pereira, un gentiluomo di buon credito, che si trovo' prigioniero in quel paese per molti anni. Fatto di italiano di R.W.". Un libro curato dall'ex gesuita inglese Richard Willis. Una traduzione completa in inglese dall'originale manoscritto portoghese, ovvero, dalla prima versione a noi nota, fu fatta da CR Boxer e pubblicato nel 1953 in Archivum Historicum Societatis Iesu, vol. XXII. Il testo originale portoghese è stata pubblicato in Portogallo. . Il film thai in lingua inglese del 2005 The King Maker mostra similitudini basate su un personaggio simile a Galeote Pereira, anche se il personaggio si chiama Fernando De Gama è conosciuto come un soldato di fortuna portoghese che contribui' a difendere il regno siamese di Ayutthaya.
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