Un interessante reportage su La Repubblica ci illustra misteriosi luoghi di riti e messe sataniche nell’agro romano, esattamente a Galeria, dove in abitazioni e luoghi disabitati da ormai quasi due secoli ci sono segni di messe sataniche, uno tra tutti i resti dei numerosi falò e la scritta “Satana morte” .
Negli angoli si notano i numerosi falò, indice che di riti qui se ne fanno e non pochi, la zona sembra piena di resti di ceri e lumini, legnetti e scritte incomprensibili nella terra. Forse alfabeto greco.
La zona, si legge sulla Repubblica ora è abbandonata a causa di una epidemia malarica di due secoli fa, ma sorge in una area ricostruita nell’VIII secolo da papa Adriano I su un insediamento etrusco in rovina, ampliata nel 1276 dai Conti di Galeria, passata di mano dai Colonna ai Caetani, ai Savelli e ai Sanseverino, dichiarata monumento nazionale nel 1999 e consegnata al completo abbandono, Galeria è sempre stata una culla di sinistre leggende.
Galeria è uno dei luoghi ad avere anche un certificato di morte: c’è scritto1809, l’anno in cui l’ultima famiglia abbandona per sempre il borgo. Nel 1999 quest’area è stata riconosciuta “monumento naturalistico e archeologico” di interesse regionale e in quanto tale è gestita dall’ente Roma Natura, anche se è un’azienda agricola, la Pisorno, la proprietaria da quasi venti anni. Eppure Galeria è solo un cumulo di rovine.
Poi, in questo borgo c’è un altro interessante mistero, riportato sempre da La Repubblica, da quelle parti infatti pare gironzoli un fantasma, tale “Senz’affanni”, un menestrello morto oltre 300 anni fa che però in groppa del suo cavallo bianco torna spesso a Galeria.