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Galletto
Galletto è il nome comune di un fungo scientificamente chiamato Canthalrellus cibarius. Si tratta di un fungo commestibile e molto ricercato per via del suo gradevolissimo sapore. In alcuni paesi il galletto viene persino preferito ai più rinomati funghi porcini. Gli usi culinari del galletto sono molteplici: lo si può consumare crudo, cotto, a insalata, fritto, impanato, essiccato, sott’olio o sott’aceto. Per portarlo in tavola lo si può acquistare nei mercati e nei supermercati, ma lo si può anche raccogliere. Anche se è un fungo riconoscibilissimo, il galletto può essere facilmente confuso con altre specie velenose o tossiche. La sua raccolta deve, quindi, prevedere una perfetta conoscenza delle sue caratteristiche morfologiche e un’abilità nel saperlo riconoscere o distinguere da altre specie simili ma non commestibili.
Caratteristiche
Usi
Il galletto è un fungo molto commestibile. I suoi usi culinari sono molteplici: da crudo lo si può marinare e servire insieme ad altre insalate. Lo si può servire anche con altri funghi commestibili, ma per apprezzarne il sapore è meglio servirlo da solo. Il galletto si può anche bollire per pochi minuti e condire con olio, aceto e prezzemolo. Ottimo anche prepararlo fritto o impanato con uova, pan grattato e formaggio. Il galletto è un alimento facilmente digeribile perché, a differenza di altri funghi, è privo di micosina( proteina non assorbibile dall’organismo umano). Può consumarlo ( a insalata o bollito) anche a chi soffre di celiachia, poiché lo stesso non contiene glutine. Il galletto è indicato anche nelle diete dimagranti: 100 grammi di prodotto contengono appena 20 o massimo 30 calorie. Il galletto si può conservare per alcuni giorni in frigorifero, sott’olio, sott’aceto o secco. Il suo consumo si può abbinare anche a un bel bicchiere di vino. Per evitare di sentire un sapore amarognolo, si consiglia di scolare il fungo subito dopo la cottura.
Dove trovarlo
Il galletto si può compare nei mercati rionali, nei supermercati e si può raccogliere nei boschi. La raccolta è consigliata sono agli esperti di micologia, perché anche una certa inesperienza di base può far correre il rischio di scambiare il galletto con altri funghi velenosi. Uno di questi è il già citato omphalotus oleaursius, che, se ingerito, può innescare gravissime intossicazioni alimentari. Il galletto si può trovare anche congelato, essiccato o in conserve sott’olio e sott’aceto. Questi prodotti vanno conservati in frigo e consumati entro pochi giorni. Prima di consumarlo fresco, bisogna anche accertarsi che il cappello, il gambo e le finte lamelle non presentino tracce di muffa. Il galletto crudo è gustosissimo se viene marinato e aggiunto a piatti a base di formaggio, carne secca e verdure. Il prezzo del galletto è abbastanza accessibile e per non rischiare intossicazioni è sempre meglio procedere all’acquisto piuttosto che alla raccolta. Quest’ultima, ci teniamo a segnalarlo, va effettuata solo da persone esperte. Se non si possiede il giusto grado di esperienza, è anche consigliabile farsi accompagnare nei boschi da un tutor che sappia riconoscere i funghi commestibili da quelli velenosi.
galletto: Curiosità
Il galletto è anche conosciuto con i nomi di giallarello, gialletto e garitola. Il fungo è rinomato anche all’estero, dove viene chiamato chantarelle in inglese e francese, rebozuelos in spagnolo e pfifferling in tedesco. Il consumo di galletto non presenta alcuna controindicazione, a parte il rischio di poter confondere l’alimento con altri funghi simili ma velenosi.