Galveias di José Luis Peixoto

Creato il 11 gennaio 2016 da Monica Spicciani @monicaspicciani

Galveias

Di José Luís PeixotoEditore: QuetzalLingua: Português | Numero di pagine: 278 Formato: Paperback Isbn-10: 9897221794 | Isbn-13: 9789897221798 Data di pubblicazione: 2014

Aspro 

Peixoto è considerato uno dei maggiori scrittori contemporanei del Portogallo, probabilmente sia per lo stile che per le tematiche trattate. Questo è il mio terzo souvenir della Livraria Bertrand di Lisboa e me lo sono letto in lingua originale, ho trovato qualche difficoltà a causa di vari termini a me ignoti, tuttavia ho potuto apprezzarlo abbastanza anche per il modo in cui è stato scritto. Mi ricorda molto per le tematiche A Sibila di Augustina Bessa Luis , ma per quanto riguarda lo stile ho avuto in questo caso maggior facilità di lettura, forse proprio grazie ad una scrittura contemporanea e scorrevole.La storia è quella di un paese rurale dell'Alentejo, ambientata negli anni '80, ma che sembra molto più simile ai nostri anni '60 per lo stile di vita che viene narrato; non ci scordiamo che in Portogallo fino al 1974 c'è stata la dittatura e ciò ha sicuramente influito su una maggior preservazione delle tradizioni e del modo di vivere all'antica, soprattutto nei paesi dell'entroterra.Ho scritto che è la storia di un paese perché Galveias è il nome della freguesia di cui è originario l'autore, ogni capitolo ci presenta nuovi personaggi che poi si ritrovano talvolta nei capitoli successivi solo di sfuggita,  personaggi legati tra loro in qualche modo che tessono una ragnatela umana che va a creare la trama di una società intera. Una specie di puzzle in cui i personaggi non vengono approfonditi eccessivamente a livello psicologico bensì sembrano finalizzati a dare una visione d'insieme, sembrano comandati da pensieri e bisogni abbastanza elementari ( cosa tipica dei luoghi in cui la vita è molto dura e non c'è tempo e voglia di filosofare), ci forniscono un quadro ruvido di una realtà che forse solo da pochi anni sta andando a scomparire. L'ho definito un libro aspro perchè poco o nulla concede alla tenerezza e al sentimentalismo ed i fatti di cui si narra sono per lo più spiacevoli e talvolta anche orribili.Nel complesso mi è piaciuto abbastanza anche se su temi simili, in cui si analizza un tessuto sociale, ho letto altri libri maggiormente psicologici e politicamente espliciti che mi sono piaciuti maggiormente, come ad esempio  Il mare non bagna Napoli o Cristo si è fermato ad Eboli.

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