Ma sì, il movimento lento estivo, comune a quanti sono ancora in città, invita alla calma ed alla meditazione e sapete per me cosa significa. Voglio quindi farvi una ulteriore segnalazione, valida per chi, Alessandrino, certamente già la conosce, ma a cui vale sempre la pena ricordarlo e per chi di passaggio da queste parti volesse una indicazione sicura. Il ristorante Il Duomo, in una conveniente posizione centrale, via Parma 28. Avrete lasciato la macchina nella vicina Piazza Libertà o nel comodo e semideserto parcheggio coperto di via Parma e dopo aver guardato in su verso i 108 metri del secondo campanile più alto d'Italia, vi metterete comodi nelle ovattate, due salette interne.
Io eviterei l'ammiccante dehors, causa zanzare, che in questa stagione cominciano a diventare fastidiose. Non sto ad elencarvi il menù succinto ma molto intrigante che potrete esaminarvi con calma nel sito ben curato qui e da cui ho tratto la foto; noi abbiamo approfittato, dopo un preantipasto gentilmente offerto, di delicate capesante su crema di zucchini con gamberoni croccanti leggerissimi, crudo di ricciola profumatissimo e gamberi e tortino caldo con noci, patate e spinaci con fonduta e tartufo nero; al primo raviolini del plin di orata e gamberi (avrete capito che ci piacciono i gamberi) dal sentore di mare, crespelline ai porcini e fonduta di toma e tagliolini alla chitarra con pomodorini e acciughe, ruspanti ma delicati, e tagliata di fassone tenerissima.
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