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Gambling online: Willian Hill contro la legislazione britannica

Da Poli @PoliPoker_

Nella testiwilliam hill critica legislazione gioco d'azzardo online britannicamonianza resa al Select Committee for Culture, Media and Sport William Hill ha contestato le principali disposizioni di legge proposte come parte della riforma britannica del settore del gioco online. La proposta di legge Britannica consta di due parti. La prima parte prevede l’obbligo per tutte le imprese che offrono gioco d’azzardo sul territorio di essere autorizzate dalla Commissione di gioco. La seconda parte introduce una nuova  imposta sui redditi di gioco; ovviamente entrambe le disposizioni sono state altamente criticate.

William Hill ha reso palesi le proprie obiezioni dichiarando che “non c’è alcun problema sociale significativo causato dal gioco a distanza” ed inoltre che “non vi è alcuna prova dell’instabilità attuale del mercato britannico tale da giustificare l’adozione di misure così stringenti”.

Alla luce di questi due punti principali, William Hill sostiene che le ragioni della nuova legislazione risiedono nella necessità di aumentare le entrate fiscali e non nella necessità di tutelare i players. La polemica introdotta dall’operatore britannico non è fine a sé stessa ma legata ad esigenze obiettive per arginare il calo di accessi nel Regno Unito e stimolare il rientro dei giocatori che attualmente preferiscono le piattaforme offshore. William Hill sostiene che il Governo ha intenzione di introdurre, “una proposta politica profondamente sbagliata”, che ignora i dati contrari e non giova ai gestori.

Inoltre secondo l’operatore l’approvazione di questa legge porterebbe ad un problema di raccordo anche con la regolamentazione dell’Unione Europea, problema di non poco conto e con il quale tutti gli Stati si stanno confrontando.

La Gibraltar Betting and Gaming Association ha comunque comunicato sostegno alle opinioni di William Hill e costituito un fondo litigioso di £ 500.000; se il Governo procederà con la legislazione nella sua forma attuale verrà iniziato “un ricorso giurisdizionale per contestare queste misure.”

William Hill ha comunque messo sul tavolo alcune proposte per razionalizzare la prossima riforma ed armonizzare il mercato tra le quali una riduzione sensibile della tassazione e l’introduzione di sanzioni più dure per gli operatori privi di licenza. L’operatore Inglese sembra voler andare avanti dunque nella sua battaglia per regolamentare il mercato senza pesare eccessivamente sui gestori circostanza che in effetti sembra decisamente bloccare gli investimenti.

Vedremo se il Governo britannico sceglierà di adottare i suggerimenti di William Hill o proseguire per la strada già tracciata; quello che è evidente è che la disputa non terminerà a breve.

 


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