Antonella Leardi, fondatrice dell’Associazione e mamma di Ciro Esposito, negli ultimi tempi viene attaccata, insultata e soprattutto accusata di aver fatto della morte del figlio un metodo per avere visibilità e guadagnare da chi crede nelle sue parole d’affetto e nel suo immenso dolore. Le interviste ed il libro scritto in ricordo di Ciro non sono visti in modo positivo. La donna si difende dichiarando che quel libro racconta di Ciro, di un semplice ragazzo innamorato del calcio e della vita che è stato ucciso in modo assurdo, e che non si tratta di lucro come invece viene scritto sui vergognosi striscioni in curva Sud dai tifosi della Roma.
Ad essere colpiti dalla battaglia portata avanti da Antonella e dalla cattiveria che deve quotidianamente subire sono i titolari del Gambrinus, Antonio e Arturo Sergio, che hanno deciso di farle sentire il loro affetto donando alla sua associazione l’assegno ricavato dalle offerte per i caffè sospesi: “[..] Abbiamo deciso di dare anche noi un piccolo contributo alle sue battaglie e farle sentire l’affetto e la stima che noi come la stragrande maggioranza dei napoletani nutriamo nei suoi confronti. Noi non abbiamo dubbi è siamo schierati dalla sua parte”.
La Leardi ha ringraziato tutti e dichiarato che continuerà a portare avanti il suo progetto di amore, amicizia e fratellanza in memoria del figlio.