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Game of Thrones: la fiera del nonsense e lo sfogo di una lettrice

Da Isahale
18 Maggio 2015. È successo. Game of Thrones, la serie tanto acclamata, non è immune. Non è immune al nonsense. Game of Thrones: la fiera del nonsense e lo sfogo di una lettrice Quando una serie tv raggiunge un certo livello di notorietà sembra sempre accadere l'inevitabile: la qualità muore. Che sia una maledizione? La maledizione del nonsense, che colpisce tutti senza eccezione. In passato, si sa tra tv-addicted, ha colpito serie come True Blood, sempre della HBO, o anche il tanto amato Vampire Diaries. È una costante che uccide quel che di sensato ci sia nella storia, ammazza la maturazione dei personaggi e, diciamolo senza remore: rende il tutto un grosso putt*naio. Questo è ciò che sta accadendo a Game of Thrones raggiunta la sua quinta stagione, e che ieri ha ottenuto il battesimo con un avvenimento che non spoilererò per chi voglia ancora guardare la serie (non io, che ho chiuso), ma che potrete, volendo, commentare in basso (perché chiunque l'abbia visto lo capirà). Adesso, però, lasciate che mi sfoghi e vi illustri i motivi della frustrazione accumulata fino a ora, arrivati alla sesta puntata di questa stagione. Game of Thrones: la fiera del nonsense e lo sfogo di una lettrice Benioff e Weiss, coloro i quali creano il p*ttanaio scrivono la serie, dall'inizio di questa stagione si sono ritrovati senza una cosa molto importante: materiale. Sono passati dall'avere George R. R. Martin nel ruolo di consigliere e romanzi di una certa qualità dalla quale attingere (tutti candidati nei rispettivi anni a uno Hugo, il premio forse più importante per questo genere di storia), a non avere un beata ceppa. Martin li ha abbandonati, troppo impegnato a tentare di non farsi superare dalla serie (anche se di questo passo dubito lo supererà in modo sensato - George, non c'è di che preoccuparsi, fai con calma) mentre i romanzi, con le loro storyline estremamente complicate, sono diventati fantascienza per i due creatori, incapaci di attingere al tanto materiale in qualche modo che avesse senso. È dunque iniziata la sagra della polpetta, in cui i personaggi che fino alla quarta stagione (se vogliamo abbuonargliela) avevano avuto una certa caratterizzazione sono diventati fantocci, PLOT POINTS, che vagano per le campagne di Westeros ed Essos per raggiungere dati momenti della storia, attraversando interi continenti in mezzo episodio, dimenticandosi di cose dette in precedenza, sorvolando sul buonsenso, stravolgendo nei momenti più opportuni la loro stessa personalità. Per il bene dello shock televisivo sono state fatte tante, troppe porcherie, dimenticando allegramente interi percorsi caratteriali e sputandoci sopra senza remore. Come ho sentito dire da alcuni lettori amareggiati dallo show, l'unico modo per superare la domenica/lunedì di visione è ormai cercare di bere più velocemente di Cersei. Game of Thrones: la fiera del nonsense e lo sfogo di una lettrice Esempi? Brienne. Da gigante buono si è trasformata nella buzzurra attaccabrighe che malmena chiunque nelle locande. Cersei "Carol" Lannister. Da pazza squilibrata a santa madre veneranda, protettrice dei suoi figli. Jamie "Non ho un senso questa stagione" Lannister. Un nome, un programma. Arianne "Inesistente" Martell. Che, BEH, non esiste. Uno dei tanti esempi di come questo programma elimini ogni erede donna alla sua casata che esista in ASOIAF, andando a far apparire Cersei ancora più santa perché vorrebbe avere le stesse sigh possibilità sigh di tutti sigh per salire sigh al trono sigh. Quando in realtà, diversamente da quel che la serie vorrebbe farci credere, a Westeros (in particolare a Dorne) i diritti delle donne sono ben più che riconosciuti. Sansa "Empowering my ass" Stark. Perché sì, gli autori volevano farci credere che la nuova storyline di Sansa fosse "empowering", una presa di potere della donna, una rivincita. Tyrion "Il Santo" Lannister. Da uomo che odia la vita a perfetto esempio di santità - anche più di sua sorella. Dovrei ridere? Arrivando poi alla puntata di ieri che, miei lettori, è semplicemente un grande è grosso "NO". Sarò sincera, mi aspettavo ciò che è stato fatto in questo episodio. Mi aspettavo quel che avrebbero fatto a un certo personaggio, viste le premesse di questa stagione, ma continuavo a sperare che non sarebbe successo in quel modo per vari motivi tra cui il fatto che così facendo si perde il senso del percorso di questo personaggio fino a ora, si perde la congruenza con la storia di fondo, si perdono così tante cose che, appunto, io perdo pure il conto. Sono piena di amarezza quando vi confermo il mio parere: Game of Thrones è scaduto, ha perso qualità e sta diventando un grande scherzone. I personaggi si muovono per il continente senza un vero motivo, facendo passare il tempo prima della prossima scena shock, su cui ormai questa serie si basa. Benioff e Weiss si saranno probabilmente gasati parecchio dopo l'aver potuto adattare i momenti shock scritti da Martin, dimenticandosi però che in una storia vi è un inizio, una metà e una fine e che i momenti shock servono soprattutto per farla muovere dopo l'inizio, per far scattare la maturazione nei personaggi che loro avevano in teoria già iniziato a far muovere. Invece no, no. Adesso Game of Thrones, con la sua fama di serie controcorrente, deve puntualmente sconvolgere lo spettatore con momenti shock anche laddove non servirebbero, o comunque con l'ausilio di personaggi che avrebbero già iniziato una loro maturazione, distrutta però dagli autori che decidono di usarli per far scena, un po' di nudo lì, un po' di sofferenza lì. Spoiler dopo l'immagine.
Game of Thrones: la fiera del nonsense e lo sfogo di una lettrice
Quello che hanno fatto ieri a Sansa è una delle tante gocce che hanno fatto traboccare il mio vaso, distruggendo per quanto mi riguarda la sua caratterizzazione per il puro poter mostrare un po' di nudo ora che l'attrice ha compiuto 18 anni e per sconvolgere lo spettatore. E vogliamo scommettere che tra qualche puntata la cosa verrà dimenticata? Come tutto in Game of Thrones, l'avvenimento non verrà trattato con la dovuta gravità e Sansa si riprenderà, raggiungerà comunque il suo punto nella storia, il suo plot point, ma lo avrà fatto senza una continuità narrativa degna della serie che aveva raggiunto nelle prime stagioni un certo calibro, non facendo giustizia ai romanzi che Martin sta scrivendo, per cui impiega secoli nella scrittura ma in cui alla fine non crea demenzialità simili e buchi di trama così palesi. Dopo questa ho deciso: non vedrò più questa serie perché non ci tengo a sottopormi a del nonsense, almeno finché non sarà finito. E ci tengo a chiarire che... Non smetterò di seguirla perché non segue i libri. Non smetterò di seguirla perché non fanno quello che voglio io. Smetterò di seguirla perché non ha più un senso, i personaggi non hanno più una personalità fissa e i buchi di trama sono ovunque. Gli autori prendono e rigirano la loro stessa frittata come gli gira e fa comodo, senza motivo. Obiettivamente, ci sono molti altri show di qualità che meritano il tempo di un episodio, tempo che Game of Thrones non si merita più, non con costanza. Da questo momento, le scene che vorrò vedere sono su Youtube, i commenti dei lettori imbufaliti sono sui forum. Ho tutto ciò che mi serve senza dovermi infliggere il supplizio di un'ora di nonsense.

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