La quarta stagione, invece, si apre all’insegna della pacatezza. Con la morte di quasi tutta la famiglia Stark e la sconfitta di Stannis Baratheon, i Lannister di Approdo del Re si sentono di nuovo al sicuro. Lo spadone che fu di Eddard e forgiato in acciaio di Valyria, viene fuso e ne vengono ricavate due spade, una delle quali viene consegnata al redivivo Jaime Lannister (e l’altra? boh), che rifiuta l’offerta del padre di diventare Signore di Castello Granito e conferma la sua volontà di rimanere nella guardia reale, nonostante l’assenza della mano destra (comodamente rimpiazzata da una protesi in oro e diamanti). Daenerys è ancora in marcia verso non si sa dove e ormai credo ci rimarrà fino alle prossime 3 stagioni della serie, anche se ci è stato fatto intravedere un certo imbarazzo tra lei e i draghi, che crescendo iniziano ad agire un attimino di testa loro. Jon Snow evita le picca dei Guardiani della Notte e si appresta alla battaglia con i bruti, che nel frattempo si riuniscono a casaccio. Arya e il Mastino consolidano la loro amicizia nata dall’odio e la piccola Stark sopravvissuta, infine, riesce a riunirsi ad Ago, lo spadino che gli aveva forgiato il fratellastro Jon. Sansa come ha fatto da due stagioni a questa parte, continua a piangere e se ne frega che Tyrion voglia aiutarla in qualsiasi modo. Al “folletto”, nella protezione di Sansa, inoltre si unisce anche Jaime (spinto da Brienne a mantenere la promessa fatta a Cat). Accade altro? Non me lo ricordo.
Si profila nuovamente una stagione interessante, ma stavolta non ci faremo fregare dal buon vecchio Martin e ogni volta che verrà sguainata una spada ci riteniamo pronti a perdere qualsiasi fosse dei personaggi principali della storia. Pare, e dico pare, che difatti quest’anno qualche testa dovrà saltare…di chi? Lo scopriremo solo guardando.