Game of Thrones – stagione 3 (ep. 4)

Creato il 24 aprile 2013 da Elgraeco @HellGraeco

Di questa stagione mi piace la congruenza dei temi che contraddistingue ogni episodio. Magari era presente anche nelle stagioni passate, ma io non l’avevo notato fino all’episodio precedente.
Qui il leit motiv è la guerra, esaminata da tre punti di vista differenti:

a) Jaime Lannister
b) la resa dei conti della confraternita della Night Watch
c) Daenerys

[Allarme spoiler!]

E se per Jaime la Guerra è scoperta, perché mai prima l’ha vissuta da prigioniero, mutilato di una mano, umiliato dai suoi carcerieri. Scoperta che è anche percorso di formazione, tipico del guerriero arrogante che, avendo perso tutto, è costretto a mutare il suo setire e a darsi nuovi obiettivi e nuovi valori, per i Night Watchers essa è la fame: il bisogno primario.
I Neri hanno perso tutto, sconfitti in battaglia, affamati, infreddoliti. Tra di essi serpeggia l’insubordinazione. Basta una scintilla e il fuoco della ribellione esplode, in un cozzare di lame nella notte gelida, al di là della Barriera.

C’è tempo anche per una panoramica di Approdo del Re, dove Margaery accompagna Re Joffrey a visitare le cripte Targaryen, esercitando su di lui tutto il potere del suo ascendente.
Nella capitale è sempre il momento giusto per i giochi di potere: al centro della contesa il destino di Sansa Stark, ottimo matrimonio e chiave per il nord, data la nobiltà del suo sangue.
E in secondo luogo, spazio alle astuzie politiche di Lord Varys, che narra a Tyrion del proprio passato, dell’origine della sua menomazione e si concede una lectio magistralis sull’arte dell’attesa per consumare qualsivoglia vendetta.

Infine, l’ultimissima parte è dedicata a Daenerys, che finalmente conclude la trattativa per l’acquisto degli Unsullied.
Momento migliore dell’episodio. Probabilmente uno dei migliori di tutte e tre le stagioni.
Daenerys like a boss. Lei scatena il potere del drago pronunciando quella parola: dracarys. E, allo stesso tempo, scatena le migliaia di soldati al suo comando, massacrando Kraznys mo Nakloz of AstaPor e tutti i suoi schiavisti.
Al di là dell’epicità della scena, vorrei sottolineare come si riesca, in questo telefilm, a far fruttare al meglio l’atmosfera. Un’oculata invenzione scenica, insieme a un paio di fiammate collocate in inquadrature particolarmente efficaci, una delle quali è la gif qui sotto, consentono di sopperire alla limitatezza del budget. Il risultato è estremamente godibile.
La conseguenza è che spasimo per vedere il prossimo episodio.

Set the world on fire…

E comunque… ora e sempre, god save Daenerys, my Queen.


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