Gamer

Creato il 13 aprile 2010 da Silvia7v

Titolo originale: Gamer

Regia:  Mark Neveldine, Brian Taylor

Cast: Gerard Butler, Michael C. Hall, Amber Valletta, Logan Lerman, Alison Lohman, Terry Crews, John Leguizamo, Zoe Bell, John de Lancie, Aaron Yoo, Jonathan Chase, Noel Gugliemi, Ludacris, Kyra Sedgwick

Distribuzione: Moviemax, USA, 2009

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2034. Tutto il mondo impazzisce per quella che è la nuova frontiera del videogame interattivo: Slayers, un gioco, ideato dal geniale Ken Castle ( Michael C. Hall), in cui una serie di carcerati vengono guidati direttamente da facoltosi utenti grazie ad una serie di connettori inseriti nella calotta cranica,  in una serie di missioni e combattimenti ad alto rischio. Chi riuscirà a superare i 30 livelli di gioco previsti otterrà la libertà. Il prigioniero più vicino a questo risultato è Kable (Gerard Butler) guidato da un giovane mago dei videogames Simon (Logan Lerman). Kable, il cui vero nome  è John Tillman  è stato imprigionato per un crimine che non ha commesso e il suo unico scopo è quello di riuscire a riabbracciare sua moglie Angie (Amber Valletta), che nel frattempo è diventata anch’essa protagonista della creazione precedente di Castle, Society, nel quale gli utenti pagano per far vivere e interagire secondo la propria volontà delle persone in carne ed ossa, e la loro figlioletta, data in affidamento. Riuscirà Kable nel suo obiettivo di uscire dal gioco e di tornare alla vita reale con la sua famiglia?

“Sweet dreams are made of these/ Who I am to disagree?” canta il Reverendo Marilyn Manson nelle prime scene della pellicola, e l’adrenalina scorre a fiumi sin da lì. Vediamo subito il protagonista Kable, mentre guidato dall’abile Simon, è alle prese con sparatorie, esplosioni, brandelli di corpi che volano in aria. Tutto questo fa parte della sua missione giornaliera, missione che lo avvicina sempre più alla fine di questo gioco mortale e a riabbracciare i propri cari. Queste sono le regole di Slayers, il gioco che ha appassionato il mondo intero, in cui persone in carne ed ossa vengono guidate da casa ma la morte dei partecipanti non è affatto finzione. Ken Castle, il ricchissimo creatore del gioco, poco prima aveva creato un altro videogioco rivoluzionario: Society, una sorta di Second Life nella quale i propri avatar sono delle persone reali, che ricevono un compenso per il proprio lavoro. Così mentre Kable è costretto suo malgrado a rischiare ogni giorno la propria vita, in missioni sempre più pericolose e ostiche, per guadagnarsi la libertà, la moglie Angie, per vivere,  è diventata un’avatar in Society, guidata da un viscido pervertito senza scrupoli. Kable che è di fatto una star mondiale, anche se lui  ne è totalmente all’oscuro, farà di tutto per non fallire… Mai sottovalutare un uomo così motivato e disperato (ed aggiungerei anche così in forma!!)…

Molto bello il lavoro fatto da Mark Neveldine e Brian Taylor, sia in fase di scrittura che in fase registica: sembra di essere davvero in videogame: i colori, le immagini, gli scenari, le inquadrature, tutto funziona perfettamente e rende al massimo l’idea. Ci sono combattimenti, tanta, tantissima azione, ma c’è anche spazio per i sentimenti e per un messaggio importante:la tecnologia è una risorsa molto importante ma non dobbiamo diventarne schiavi  e snaturare la nostra natura umana, non dobbiamo degenenare e arrivare a risultati estremi come quello presentato nel film. La vita reale è un’altra e va vissuta di persona, non attraerso uno schermo e una console.

Il cast è davvero di altissimo livello, a partire da un Gerard Butler tornato ad un ruolo d’azione pura, dopo le sue recenti incursioni nella commedia romantica, (La dura verità e Il cacciatore di ex), che si dimostra davvero perfetto e versatile: il suo Kable è una macchina da guerra ma allo stesso tempo è un padre e un marito affettuoso che vuole  tornare dalla sua famiglia. Il suo viso e i suoi muscoli esprimono al meglio questo binomio; l’attore britannico è seriamente destinato a diventare uno dei nomi di punta dell’action movie, senza dimenticare il suo talento anche nei ruoli comici e leggeri.  Michael C. Hall è il perfido Ken Castle, il vero burattinaio, colui che tiene in mano il destino dei protagonisti dei suoi videogames e che li tratta come carne da macello, guardando solo al profitto economico. Nulla a che vedere con il serial killer con codice morale Dexter Morgan, nel quale siamo abituati e vederlo da anni. E non dimentichiamo Kyra Sedwick nei panni di Gina Parker Smith, presentatrice del Gina Parker Smith’s Show, non troppo esaltata dalle creazioni di Castle;  Amber Valletta, la moglie, trasformata in avatar, di Kable, il rapper Ludacris,  un hacker, capo e volto della ribellione al potere di Castle,  il giovane Logan Lerman, nei panni del giovane giocatore che controlla e guida Kable nelle sue missioni e John Leguizamo, interprete del detenuto Freek, amico e “collega” di Kable.

In definitiva un film avvincente, ricco di azione e con un ottimo cast.

Conclusione: Consigliatissimo.

Voto: 8



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