Se c'è una cosa che fa la differenza quando si tratta di imprenditorialità, si tratta di saper leggere i trend di un mercato (qualunque esso sia) con largo anticipo. Parlando di videogiochi, in questo caso di editoria, GameTrailers è stato un fulgido esempio di come si possa precorrere i tempi, dettando nuovi standard e restando a lungo sulla cresta dell'onda.Purtroppo il tempo non perdona e se il sito in questione è stato a lungo uno dei trafficati e ambiti da publisher e sviluppatori, in virtù della visibilità che sapeva regalare, è pur vero che oggi è tutto finito. In un lampo. Con una breve comunicazione sui social, il team ha annunciato la chiusura e un ultimo tweet di Brandon James ha sancito la fine delle attività dopo 13 anni di onorato servizio. Il portale in verità aveva già subito un grande ridimensionamento nel 2014, dopo l'acquisizione da parte di Defy Media, l'etichetta che è anche dietro a The Escapist, dove probabilmente parte dello staff interessato finirà per confluire. Una sorte scontata, dunque, analizzando i vari passaggi al contrario, cominciata plausibilmente con un piano di lungo corso iniziato proprio al momento del primo passaggio di consegne un paio di anni fa. Certo la domanda da farsi è: se anche un gigante come GameTrailers non regge più il peso di YouTube e dei concorrenti, che fine faranno quel gozziliardo di piccole testate verticali e non, che fioccano tutti i giorni in ogni dove? In realtà corrono molti meno rischi, considerando quanto occorra oggi per mettere in piedi un progetto editoriale che potrebbe funzionare anche producendo unboxing o clip di scorregge, visti i numeri di qualcuno. La grossa differenza tra prima e oggi, per me, sta nel fatto che i trend di cui si parlava in apertura, in effetti, erano prevedibili: al tempo della sola carta, chi ha saputo intravedere il futuro aveva capito che sarebbe arrivato internet. Poi chi era su internet, ha capito che la gente preferiva guardare invece di leggere. Ognuno di questi passaggi ha prodotto una scrematura. E oggi? Possibile che tutto vada verso YouTube e altri fenomeni deprofessionalizzanti? No. Non può essere. YouTube è di passaggio e gli youtuber pure. Ma da lì usciranno le idee per il futuro di una categoria intera. Idee? Nel mentre, farewell GameTrailers, hai aiutato tutti a capire che i video erano il futuro e i video, poi, ti hanno fottuto.
Gametrailers chiude. perche' sono sempre i migliori che se ne vanno
Creato il 09 febbraio 2016 da EldacarSe c'è una cosa che fa la differenza quando si tratta di imprenditorialità, si tratta di saper leggere i trend di un mercato (qualunque esso sia) con largo anticipo. Parlando di videogiochi, in questo caso di editoria, GameTrailers è stato un fulgido esempio di come si possa precorrere i tempi, dettando nuovi standard e restando a lungo sulla cresta dell'onda.Purtroppo il tempo non perdona e se il sito in questione è stato a lungo uno dei trafficati e ambiti da publisher e sviluppatori, in virtù della visibilità che sapeva regalare, è pur vero che oggi è tutto finito. In un lampo. Con una breve comunicazione sui social, il team ha annunciato la chiusura e un ultimo tweet di Brandon James ha sancito la fine delle attività dopo 13 anni di onorato servizio. Il portale in verità aveva già subito un grande ridimensionamento nel 2014, dopo l'acquisizione da parte di Defy Media, l'etichetta che è anche dietro a The Escapist, dove probabilmente parte dello staff interessato finirà per confluire. Una sorte scontata, dunque, analizzando i vari passaggi al contrario, cominciata plausibilmente con un piano di lungo corso iniziato proprio al momento del primo passaggio di consegne un paio di anni fa. Certo la domanda da farsi è: se anche un gigante come GameTrailers non regge più il peso di YouTube e dei concorrenti, che fine faranno quel gozziliardo di piccole testate verticali e non, che fioccano tutti i giorni in ogni dove? In realtà corrono molti meno rischi, considerando quanto occorra oggi per mettere in piedi un progetto editoriale che potrebbe funzionare anche producendo unboxing o clip di scorregge, visti i numeri di qualcuno. La grossa differenza tra prima e oggi, per me, sta nel fatto che i trend di cui si parlava in apertura, in effetti, erano prevedibili: al tempo della sola carta, chi ha saputo intravedere il futuro aveva capito che sarebbe arrivato internet. Poi chi era su internet, ha capito che la gente preferiva guardare invece di leggere. Ognuno di questi passaggi ha prodotto una scrematura. E oggi? Possibile che tutto vada verso YouTube e altri fenomeni deprofessionalizzanti? No. Non può essere. YouTube è di passaggio e gli youtuber pure. Ma da lì usciranno le idee per il futuro di una categoria intera. Idee? Nel mentre, farewell GameTrailers, hai aiutato tutti a capire che i video erano il futuro e i video, poi, ti hanno fottuto.
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