Garante Privacy. Stop alle telecamere occulte sul posto di lavoro

Da Rebecca63

Il Garante della Privacy, nella Newsletter n. 373 del 24 marzo 2013, informa che è vietato il trattamento dei dati personali effettuato attraverso apparati di ripresa installati in modo “occulto” sul posto di lavoro, all’insaputa dei lavoratori ed in violazione del diritto alla riservatezza e della dignità degli stessi, nonché delle norme che ne vietano il controllo a distanza. Eventuali dati raccolti non possono essere utilizzati dal datore di lavoro ma conservati per consentire un’eventuale attività di accertamento da parte delle autorità competenti.

Le indicazioni del Garante

Il Garante per la privacy ha vietato alla società editrice di un quotidiano il trattamento dei dati personali effettuato attraverso apparati di ripresa installati in modo occulto presso la propria sede. Dagli accertamenti effettuati dalla Guardia di Finanza su mandato del Garante, è emerso che quindici delle diciannove telecamere di cui è composto l’impianto di videosorveglianza erano state nascoste in rilevatori di fumo o in lampade di allarme, all’insaputa dei lavoratori, ai quali non era stata fornita alcuna informativa sulla presenza dell’impianto, né individualizzata, né semplificata (ad es. cartelli visibili, collocati prima del raggio di azione delle telecamere). Le uniche informazioni, peraltro insufficienti, erano scritte su un cartello di piccole dimensioni (15×15 cm), affisso a tre metri di altezza nell’ingresso del luogo di lavoro. Nel disporre il divieto [doc. web n. 2439178], il Garante ha ritenuto che  la società  abbia operato un illecito trattamento di dati personali, avendo agito in violazione del diritto alla riservatezza e della dignità dei lavoratori, nonché delle norme che ne vietano il controllo a distanza. L’impianto, infatti, oltre a violare le norme del Codice privacy, era stato attivato senza rispettare quanto previsto dallo Statuto dei lavoratori (accordo con i sindacati o autorizzazione al Ministero del lavoro). A seguito dell’intervento del Garante, la società non potrà più utilizzare i dati raccolti e dovrà limitarsi alla loro conservazione per consentire un’eventuale attività di accertamento da parte delle autorità competenti. Il Garante, inoltre, avendo rilevato anche irregolarità nella raccolta dei dati personali degli abbonati alla testata giornalistica, ha prescritto alla società di riformulare la modulistica cartacea e quella online, inserendo tutte le informazioni sull’uso dei dati necessarie per renderla conforme alla normativa.

Teramo, 28 Maggio 2013 Avv. Annamaria Tanzi

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