Dopo due anni e mezzo si conclude, senza trofei, l’esperienza di Garcia alla Roma. Ritorna sulla panchina giallorossa Spalletti
L’era di Rudi Garcia alla Roma inizia il 12 giugno 2013, scelto dalla proprietà americana poichè tecnico con esperienza europea ed anche una Ligue 1 in bacheca. L’inizio è scoppiettante, le prime 10 partite in campionato equivalgono ad altrettante vittorie, tant’è che dopo 3 anni disastrosi che avevano portato al passaggio di proprietà finalmente a Roma sponda giallorossa si torna a parlare di scudetto. Purtroppo il tricolore rimarrà solamente un dolce pensiero nella mente dei tifosi: di fronte infatti c’è l’ultima Juventus di Antonio Conte, la più forte mai vista, che annienterà il campionato italiano raggiungendo quota 102 punti. L’estate successiva arriva una notizia che accende di nuovo le speranze di Garcia e i suoi: il 15 luglio 2014 arrivano le dimissioni di Antonio Conte, sostituito da Max Allegri, tecnico esonerato 6 mesi prima dal Milan. Anche la nuova stagione inizia brillantemente, con 5 vittorie nelle prime 5 giornate, in questo caso però anche la Juve tiene lo stesso rullino di marcia. Il 5 ottobre 2014, alla 6^ giornata, arriva lo scontro diretto proprio tra Juventus e Roma: vinceranno i Bianconeri per 3-2, con un goal al 85′ di Leonardo Bonucci. Questa partita, ricca di polemiche per scelte arbitrali discutibili, si conclude con le parole di Garcia che così si esprime in conferenza stampa “Juventus-Roma mi ha fatto capire che quest’anno vinceremo lo scudetto“.
Juventus-Roma mi ha fatto capire che quest’anno vinceremo lo scudetto #RomaChievo pic.twitter.com/DVOnAZe3vO
— Rudi Garcia (@RudiGarcia) 17 Ottobre 2014
Queste parole risulteranno essere una sentenza per la squadra giallorossa: la Roma non ritroverà più la vetta del campionato, perdendolo alla 34^ giornata con conseguente vittoria della Juventus, che chiuderà a 17 lunghezze sulla seconda. Anche in Europa la situazione precipita: celebre la sconfitta per 1-7 col Bayern in Champions che porterà all’eliminazione dalla massima competizione europea, e quella per 0-3 contro la Fiorentina che costerà l’esclusione anche dall’Europa League. Vista l’ennesima stagione fallimentare, la panchina di Garcia inizia a traballare l’estate successiva: mancano però delle alternative, il sogno della dirigenza americana è infatti Conte, blindato però dalla Nazionale ancora per un anno. Così si decide di proseguire con il tecnico francese. La nuova stagione sembra essere finalmente quella del riscatto: dopo 10 giornate la Roma si trova sola in vetta a ben 11 lunghezze dalla Juventus, responsabile di un inizio disastroso, sconfiggendola per la prima volta per 2-1 alla seconda giornata. Nuovamente la parola scudetto inizia a circolare a Trigoria e nuovamente risulta essere una sentenza, una condanna per i Giallorossi: i risultati iniziano ad essere negativi, in Europa la trasferta a Barcellona si conclude con un terribile 6-1. Se comunque vengono raggiunti, a fatica, gli ottavi di Champions, in campionato invece il 13 dicembre la Juventus sorpassa la Roma, facendola scivolare al quinto posto. I tifosi sono ormai esausti, lo stadio è sempre deserto, il 4-3-3 ormai non funziona più, ma il punto più basso deve ancora essere raggiunto: il 16 dicembre, in occasione degli ottavi di Coppa Italia, i Giallorossi vengono sconfitti in casa ai rigori e quindi eliminati dallo Spezia, squadra militante in Serie B. Pallotta, presidente giallorosso, sembra ormai convinto di esonerare l’allenatore francese: Sabatini, direttore sportivo, invece si prende la responsabilità di confermare il tecnico. Al rientro dalla sosta, la Roma pareggia 3-3 contro il Chievo facendosi rimontare due volte, e pareggia col Milan 1-1 subendo però una netta superiorità rossonera. Ormai non c’è più nulla da fare, Rudi Garcia viene esonerato senza avere vinto nessun trofeo per fare posto al ritorno di Luciano Spalletti.
#Garcia sollevato dall’incarico di responsabile tecnico della Prima Squadra https://t.co/8M3ugGlQLs #ASRoma pic.twitter.com/jh5Cb4K7ou — AS Roma (@OfficialASRoma) 13 Gennaio 2016
Il tecnico toscano torna dopo quasi 6 anni a Roma, 5 dei quali passati ad allenare lo Zenit conquistando 2 Campionati russi, una Coppa di Russia e una Supercoppa. Spalletti dal 2005 al 2009 nella Capitale ha conquistato 2 Coppe Italia ed una Supercoppa, sfiorando in alcuni casi anche la vittoria del tricolore, motivo per cui è molto amato dai tifosi. Il suo gioco offensivo, all’insegna del 4-2-3-1, ha già incantanto la Serie A. Ora tocca però ripetersi: a Roma i tifosi vogliono vincere, in Italia e in Europa, e Spalletti dovrà fare molto di più di Garcia per non deludere le aspettative.
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