Garella, mani e piedi da scudetto

Creato il 26 febbraio 2014 da Antonoce

foto: www.wikipedia.org


Lo chiamavano Garellik, ma a Napoli era più noto come "Gare'". Da non confondere con "Care'", quello che, per intenderci, tirava la bomba.
Claudio Garella le bombe le parava, sia con le mani, che con i piedi, e a volte anche in rovesciata, come gli capitò in Udinese-Cremonese.
Venne a Napoli con uno scudetto già vinto, conquistato con l'odiato Verona. Ma si fece voler bene anche all'ombra del Vesuvio, tempo due anni e si cucì lo scudetto anche sulla maglia del Napoli, oltre al gagliardetto della coppa Italia. 
Era il Napoli di Maradona, ovviamente, e, nonostante una squadra forte oltre al pibe de oro, l'apporto di un portiere come lui si fece sentire eccome in un campionato sudatissimo, vinto dopo una battaglia ed un testa a testa con l'Inter.
Le proverbiali parate di Garella, quelle con i piedi, si ricordano ancora oggi per la loro efficacia, spesso, ma non sempre, in contrasto con la spettacolarità, tanto che più d'un cronista ama definire "parate alla Garella" gli interventi di piede dell'estremo difensore di turno.
Un calciatore che ha fatto epoca, non solo a Napoli, da dove andò via nel 1988, lasciando il posto ad un altro indimenticato grande Giuliano Giuliani.

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