Paolo Garimberti, ex presidente della Rai ed attualmente presidente del consiglio di sorveglianza di Euronews, ascoltato in commissione di Vigilanza Rai sul contratto di servizio, boccia senza alcun dubbio l'inserimento del bollino blu sulle trasmissionei pagate con il canone.
«Io - spiega Garimberti - considero per esempio 'Ballando con le stelle' servizio pubblico, ancorchè non sia finanziato interamente dal canone. Non si può fare, dunque, una definizione rigida. Senza contare che la Rai ha uno dei canoni più bassi d'Europa e un'evasione che ammonta a 500 mln di euro mancati all'annuo. Risorse con le quali la Rai potrebbe finanziare come puro servizio pubblico tantissime cose. Il bollino blu, inoltre, rischierebbe di favorire le tv commerciali. Anche la maggior parte delle tv pubbliche europee è contraria».
Garimberti, sollecitato dalle domande dei commissari, si sofferma anche sul senso più generale del contratto di servizio fra Stato e Rai:
«Io credo che sia un contratto necessario ed esiste in tutti i Paesi, defininendo impegni e obblighi del servizio pubblico. Credo anche, però, che quello italiano entri sempre troppo nel dettaglio. Servono, invece, solo linee direttrici macro, lasciando il resto all'autonomia dell'Azienda. A fronte poi di un simile contratto di servizio, meno articolato di pedanti dettagli, serve anche una governance più snella. Nel periodo in cui ero presidente della Rai - racconta - il Cda si riuniva ogni settimana come fosse una sorta di amministratore delegato collettivo. Questo comportava una paralisi decisionale incredibile che paralizzava l'operatività della Rai, tanto che quando me ne andai dissi a Monti che lo facevo volentieri, perchè la governance non era adatta a rendere l'Azienda operativa. La scelta di una fiction dipendeva dal fatto che fosse di destra o di sinistra e spesso, per questo motivo, di una fiction si discuteva per settimane. Cosa inammissibile. La governance va quindi snellita, anche se qualcosa è stato fatto con le deleghe» (dei vertici, ora più ampie, ndr).
L'occasione dell'esame sulla bozza di contratto di servizio 2013-2015 è stata colta dal presidente Garimberti anche per lamentare la carenza di informazione sull'Europa sia nei giornali che nei telegiornali tanto più importante «in un anno come questo nel quale si svolgeranno le elezioni europee, ci sarà il semestre di presidenza italiana del consiglio Ue e si formerà il nuovo assetto di leadership dell'Europa» ed inoltre per evidenziare criticamente la scelta della Rai di tagliare «il contributo ad Euronews (canale di informazione, 24 ore su 24, sull'attualità internazionale in 13 lingue e sul modello Bbc World che, pur non essendo un canale di servizio pubblico perchè non ha un canone nè un contratto di servizio da rispettare, è però di interesse pubblico) da 1,4 mln dello scorso anno a 500 mila euro di quest'anno con l'intento poi di azzerarlo del tutto nel 2015, pur restando azionista del canale tv».
«Ma se la Rai - osserva Garimberti - non darà più il suo contributo, pur restando azionista, la sua influenza nel Cda sarà zero, tanto più che oggi io sono presidente del consiglio di sorveglianza - fa notare - non come Rai ma come Paolo Garimberti. Certo sono italiano e sono interessato a difendere gli interessi di Rai, ma è importante avere una forte rappresentanza nel consiglio di amministrazione», tenendo conto poi che gli altri principali azionisti non hanno fatto tagli drastici come la Rai, decidendo invece di mantenere «il loro contributo pressochè invariato».
Una questione questa sulla quale oggi si è mostrato sensibile anche il vicepresidente della Vigilanza, Giorgio Lainati:
«Se il taglio radicale del contributo della Rai su Euronews favorisce uno sbilanciamento a favore di quelle che Garimberti ha definito democrazie controllate, quali per esempio Russia e Ucraina, questo non non va bene e abbassa anche l'influenza dell'Italia nella gestione generale di Euronews. Chiedo, dunque, al presidente Fico una sottolineatura alla Rai in tal senso perchè riveda la sua decisione di arrivare a contributo zero nel 2015».