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Garth Brooks, Dublino e quel pasticciaccio brutto del Croke Park Stadium… Raccontatemi!

Creato il 04 agosto 2014 da Godblesscountry @massimoannibale

Garth Brooks, Dublino e quel pasticciaccio brutto del Croke Park Stadium… Raccontatemi!Se fossi uno di coloro i quali avevano acquistato il biglietto per uno dei concerti di Garth Brooks che avrebbero dovuto tenersi  il mese scorso a Dublino, in Irlanda, sarei ancora incazzato nero. Perché a ben riflettere, qualcuno un giorno mi dovrà spiegare con quale faccia si può cancellare una stringa di 5 concerti da tutto esaurito a 17 giorni dal primo lasciando a casa più di 400mila fan, entusiasti perché si trattava del ritorno sulle scene della loro star country preferita dopo 14 anni di assenza. Sono certo che nessuno tra di voi – che probabilmente ha ancora in mano il biglietto acquistato aspettando di conoscere l’esatta procedura da seguire per il rimborso – riesce a trovare una spiegazione convincente; così come sono convinto che non riuscirebbe a trovarla uno qualsiasi dei responsabili della Aiken Promotions, che all’inizio dell’anno scorso fu incaricata dal management di Garth Brooks di organizzare la sua prima “uscita ufficiale” a Dublino dopo la clausura discografica in cui il nostro si era confinato nel 2000.
Per quei due o tre che ancora non sapessero l’accaduto, tenterò una rapida sintesi. A gennaio 2013 furono annunciate le prima due date presso il Croke Park Stadium, il 25 e il 26 luglio (tenete presente che, contrariamente a quanto lasciato intendere prima, le esibizioni irlandesi nulla avevano a che fare con il Tour Mondiale, che comincerà negli Stati Uniti il mese prossimo). Quando il 30 gennaio furono aperte le prevendite bastarono un paio d’ore per esaurire la disponibilità. A inizio febbraio ne fu aggiunta una terza che “bruciò” subito tutti i biglietti. Il 6 febbraio alle 9 la Aiken si affrettò allora ad aggiungerne una quarta, per il 27 luglio, che andò “sold-out” in meno di un’ora. Nella stessa giornata ne arrivarono una quarta e una quinta (per lunedì 28 e martedì 29 luglio), che videro la stessa sorte. Più di quattrocentomila biglietti venduti in una settimana. Un record, sia per il Croke Park che per Garth Brooks.
A fine giugno cominciò a circolare la voce che i cinque concerti fossero a rischio (senza ben capire perché…); voci che a inizio luglio diventarono tragica conferma. Il motivo? Il City Council di Dublino, quello che potrebbe essere considerato come il nostro Municipio, stabili in buona sostanza che non erano state rispettate le regole e le tempistiche necessarie per la formale richiesta di cinque date consecutive al Croke Park e che conseguentemente il Municipio era obbligato, in base ai Regolamenti esistenti, a rifiutarne due e precisamente le ultime. Questo anche a causa di una petizione che era stata presentata dai cittadini del quartiere nel quale è inserito lo stadio in cui essi protestavano ufficialmente per il fatto che cinque date consecutive, di cui le ultime due in giorni feriali, avrebbero sottoposto la cittadinanza ad uno stress acustico ed emotivo non indifferente. Seguirono un paio di giorni di “botta e risposta” diplomatici (in cui ciascuno affermava di avere la ragione dalla propria parte) fino a che, martedì 8 luglio, dopo che lo stesso Garth Brooks aveva affermato che «o si fanno tutti i concerti o non se ne fa nessuno», arrivò la comunicazione ufficiale da entrambe le parti: i concerti erano tutti annullati e si dava il via al rimborso dei biglietti.
Un pasticciaccio proprio brutto.
Qualcuno di voi aveva acquistato un biglietto? Avete voglia di raccontarmi le vostre emozioni e il vostro stato d’animo a riguardo? Se volete, ospiterò volentieri il vostro sfogo.
M.A.


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