Avviso di chiusura indagini per Maurizio Gasparri. Il senatore di Forza Italia sarebbe accusato di peculato, appropriandosi, secondo la Procura di Roma, d 600mila euro, quando era presidente del gruppo del Popolo della Libertà al Senato. Questi 600mila euro sarebbero stati poi versati in una polizza a vita intestata a Gasparri stesso.
Il senatore di Forza Italia smentisce le accuse di peculato: “non mi sono appropriato di nulla e ritenevo comunque di aver chiarito agli organi competenti in maniera puntuale la vicenda relativa alla gestione dei fondi del gruppo parlamentare del Pdl al Senato. L’operazione in questione mi era stata proposta dalla banca che da sempre ha i suoi uffici in Senato e tutto è stato fatto con grande trasparenza e nell’interesse del gruppo stesso. Apprendere che nonostante gli elementi forniti questi fatti non siano stati archiviati e anzi siano state avvia ulteriori procedure, mi provoca grande turbamento e disagio”.
Il senatore Gasparri era indagato per peculato assieme all’allora collega del Pdl, ora ministro di Nuovo Centrodestra, Gaetano Quagliariello, nell’inchiesta riguardante la gestione amministrativa del gruppo del Pdl al Senato nel corso dell’ultimo biennio. Su quel troncone di inchiesta però, sia per Gasparri che per Quagliariello era stata chiesta l’archiviazione dato che per i pm “non deve essere esercitata l’azione penale” sui fatti esaminati.
Gasparri ha dichiarato poi l’augurio che”questa storia così sgradevole, i cui termini francamente riesce difficile comprendere, possa essere chiarita e definita al più presto. Appena avrò esaminato la documentazione replicherò sugli aspetti specifici”.
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