Gastroenterologia omeopatica nel cane e nel gatto

Creato il 27 novembre 2012 da Informasalus @informasalus
CATEGORIE: Omeopatia

Il trattamento omeopatico è valido per molte patologie in diverse specie animali

Cortona (Ar), 2 ottobre 2011. Presso la Scuola Superiore Internazionale di Medicina Veterinaria Omeopatica “Rita Zanchi” di Cortona si è tenuta la Prima Giornata di Gastroenterologia Omeopatica nel Cane e nel Gatto, organizzata dalla dott.ssa Chiara Scerna, di Campobasso, docente della Scuola e responsabile del Gruppo di Studio di Gastroenterologia. Sono intervenuti diversi relatori, tutti liberi professionisti che applicano con successo l’omeopatia nella pratica quotidiana, a illustrare esperienze di omeopatia vissuta in casi gastroenterologici.
Si è parlato di: linfoma gastrointestinale, peritonite infettiva felina, diarrea cronica, vomito cronico, linfoma intestinale, enterite linfoplasmocellulare, ecc. I Medici Veterinari Fabio Antonioni, Mauro Dodesini, Livia Marigliano, Silvia Ruini, Chiara Scerna hanno illustrato come le citate patologie possano essere affrontate con la somministrazione del medicinale omeopatico evitando lunghe e spesso infruttuose terapie con farmaci convenzionali, che sono anche portatori di spiacevoli effetti collaterali. Tutti i casi sono stati corredati da esami di laboratorio e/o esami radiografici a completare la documentazione clinica del caso e ad attestarne la validità anche da un punto di vista dell’indagine clinica tradizionale.
Lillo, soriano nato nel 1998, affetto da linfoma intestinale è stato curato con successo omeopaticamente. Visitato a novembre del 2010, presentava vomito acquoso e verdastro, tutti i giorni la mattina e diarrea maleodorante ed escoriante; la terapia tradizionale non aveva avuto risultati.
Con Bolla, gattino tigrato europeo, affetto da diarrea gelatinosa e incoercibile e sfintere anale arrossato come la base della coda, si opta per una terapia palliativa perché purtroppo la patologia è troppo avanzata, ma la situazione clinica è tenuta, comunque, sotto controllo.
Snoopy, gatto europeo di 10 anni, presentava prostrazione, anoressia, vomito e anemia: problemi insorti dopo due cicli di chemioterapia con vincristina per linfoma gastro-intestinale o MALToma (Mucose Associated Lymphoid Tissue = tumore del tessuto linfoide associato alla mucosa gastrica). È affetto, inoltre, da stenosi sopra valvolare mitralica con presenza di un setto a livello striale sinistro. Ora Snoopy è in ottima forma: ecograficamente i colleghi non rilevano più il quadro d’infiammazione con infiltrazione linfoplasmacellulare a carico del piloro e del duodeno.
Holly, incrocio Lupo-Pastore tedesco, nata nel 2009, è affetta da enterite linfoplasmocellulare con diarrea cronica, diagnosticata tramite biopsia: è stata trattata con antibiotico, ma con risultati insoddisfacenti e qualità di vita inaccettabile. A oggi, dopo aver intrapreso la terapia omeopatica, sta bene ed è guarita, può avere una vita normale e attiva, gioiosa ed esuberante, caratteristiche che le sono proprie.
Tanti altri interessanti casi sono stati trattati: tutti hanno confermato la validità della terapia omeopatica ma non possiamo illustrarli tutti per mancanza di spazio.
La Scuola Superiore Internazionale di Medicina Veterinaria Omeopatica “Rita Zanchi”, oltre ai regolari corsi triennali, ha organizzato per il futuro altri seminari riguardanti il trattamento omeopatico di svariati ambiti di patologie in diverse specie animali. I seminari fanno capo a gruppi di studio responsabili dell’ambito patologico preso in considerazione, sono tutti improntati all’applicazione pratica della disciplina omeopatica e alla gestione del caso a livello ambulatoriale e di stalla.



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