Gata - lo splendido dolce armeno che porta pace e fortuna

Da Resyrm

Il 2 febbraio scorso è stata la ricorrenza della Candelora che ha un valore sia religioso che pagano. Legate a questa giornata sono varie credenze secondo le quali l'inverno è agli sgoccioli oppure no. 

Come festività religiosa invece si celebra la presentazione di Gesù al Tempio che in Armenia è chiamata "Tiarn'ndaraj " e per l'occasione nelle famiglie armene si prepara la "gata"rotonda, un dolce a base di farina, burro e zucchero, al cui interno si inserisce una moneta. Chi troverà la moneta nella propria fetta avrà fortuna (stessa usanza del "gâteau des Rois" della Provenza).
La preparazione di questo dolce è un rito e le donne armene lo preparano con tutto l'amore e l'affetto per i loro cari in modo da portare pace e successo nella casa per tutto l'anno.
Il ripieno (khoriz) e la forma del dolce variano da zona a zona del paese. Ce ne sono di meravigliosamente decorati come quelli dei villaggi di Geghard e Garni o semplici, senza decori ed a triangolo come quelli di Tsovinar.
Io ho voluto provarne con due ripieni diversi: uno classico aromatizzato alla vaniglia e l'altro invece aromatizzato con cannella, noce moscata e cardamomo.
Anche il metodo di chiudere i dolci sono svariati ed io ne ho sperimentati due diversi.
Vi assicuro che il risultato è ottimo in ogni caso, gustosissimi entrambe.


Ingredienti: (per 2 torte da 24 cm di diametro)


Per l'impasto 
  • 500 gr di farina 00
  • 240 ml di yogurt intero
  • 100 gr di zucchero semolato
  • 1 uovo intero
  • 160 ml di olio di semi
  • 1/2 cucchiaino di lievito di birra disidratato
  • 1 cucchiaino di baking pawder ( o in mancanza 1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio e 1/2 di cremor tartaro)
Per il ripieno
Versione classica 
  • 125 gr di farina 00
  • 100 gr di burro
  • 100 gr di zucchero semolato
  • 1 cucchiaino di aroma di vaniglia
Versione speziata
  • 94 gr di farina 00
  • 56 gr di burro fuso
  • 50 gr di zucchero a velo
  • 1/4 di cucchiaino di noce moscata grattugiata
  • 1/4 di cucchiaino di cardamomo in polvere
  • 172 cucchiaino di cannella in polvere
Iniziate a preparare l'impasto versando in una ciotola yogurt, lievito di birra disidratato, baking powder, olio di semi, zucchero, e mescolate tutto fino ad ottenere una crema . Montate quindi l'uovo con la frusta ed aggiungetelo alla crema ottenuta. 


Ora incorporate la farina setacciata poco per volta facendola amalgamare fino ad ottenere un composto liscio e compatto che lascerete lievitare coperto con della pellicola per almeno 2 ore.


Quando l'impasto ha lievitato iniziate a preparare i ripieni.

Per la versione classica sfregate con le mani la farina con lo zucchero, la vaniglia ed il burro, fino ad ottenere un composto di briciole che se stretto nella mano rimanga compatto.


Riprendete l'impasto, dividetelo in due e stendetene una prima metà su della carta da forno.Versatevi al centro il ripieno e quindi sigillate tutto il bordo come un enorme raviolo.



Capovolgetelo, stendetelo con il mattarello fino ad ottenere un diametro di circa 24 cm, pizzicate tutto il bordo con le dita.


Ora preparate il secondo ripieno speziato.
in una casseruola fate fondere il burro, vi aggiungete fuori dal fuoco lo zucchero a velo e le spezie, mescolate bene.


Per ultima aggiungete la farina poca per volta ed amalgamate fino ad ottenere un composto sostenuto.


Stendete la seconda metà d'impasto, vi ponete il ripieno speziato al centro e chiudete il bordo prima con delle pieghe ed infine il foro centrale. Questo è un secondo modo di chiudere gata.



Capovolgete il dolce sulla carta da forno, lo stendete col mattarello fino a 24 cm di diametro. Spennellate entrambe le torte con un uovo battuto, quindi con i rebbi della forchetta disegnate una griglia su entrambe e quindi punzecchiate la superficie del dolce.



Poste con la carta da forno su due teglie cuocete in forno preriscaldato a 180°C per circa 35 minuti, fino ad avere la superficie delle torte bella dorata.


Sono buonissime, una profumata alla vaniglia e l'altra dai sapori decisamente orientali.



Anche questa ricetta è destinata a Cristina che ospita la tappa armena dell'Abbecedario culinario mondiale nel suo blog "la cucina di Crista".

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