Nell’affollato mercato videoludico ogni tanto compaiono dei titoli coraggiosi che provano a scontrarsi contro dei giganti del settore, in una battaglia che almeno sulla carta è assolutamente impari. Il Davide contro Golia di cui vogliamo parlarvi oggi è Gates of Horizon, gioco indipendente sviluppato dai ragazzi di Hex Keep, un piccolo team fiorentino, che si propone come alternativa a colossi del calibro di Eve Online o Endless Space. Si tratta di un obiettivo sicuramente impegnativo, ma allo stesso tempo non impossibile. I titoli del genere 4X ( eXplore, eXpand, eXploit e eXterminate) non rappresentano un mercato particolarmente chiuso, inoltre da troppo tempo i giocatori aspettano un titolo originale e che possibilmente non richieda una spesa costante per essere giocato. Dopo aver passato un buon numero di ore in un gioco potenzialmente infinito siamo pronti a darvi la nostra recensione. Coraggio e ambizione sicuramente non mancano ai creatori, ma vediamo insieme com’è andata e se il gioco merita la nostra attenzione.
“Nel 2149 quando i Neldai arrivarono, noi non eravamo assolutamente preparati. Le loro navi erano enormi, le armi potenti e conquistarono l’intero sistema solare in meno di 12 ore.”
Ambientato in un lontano futuro Gates of Horizon racconta di una razza aliena che conquisterà facilmente l’intero sistema solare, spazzando via le armate spaziali che non potranno che opporre una debole e disperata resistenza. Nella loro violenza i Neldai attaccheranno non per fare prigionieri ma, per sterminare completamente gli abitanti del nostro pianeta e di tutte le colonie spaziali attorno. I pochi che riusciranno a salvarsi lo faranno saltando dentro un wormhole e ricomparendo in destinazioni sconosciute. Da quel momento tutti ripartirono da zero, creando nuove civiltà e sviluppando nuove tecnologie, cercando un modo di difendersi da un ipotetico nuovo attacco dei Naldei. A quasi mille anni di distanza dal tragico attacco si sono sviluppate civiltà nei punti di più disparati dello spazio anche se non tutte se la passano particolarmente bene.
Fin dai primi istanti Gates of Horizon rende ben chiari quali saranno i vostri obbiettivi: al comando di una neonata corporazione dovrete espandervi e sviluppare un nuovo impero galattico militare e commerciale. Il consigliato tutorial ci introdurrà ai numerosi elementi di gioco a cui inizialmente potreste restare un po’ attoniti vista la mole di informazioni da assimilare. La guida che dovrebbe spiegarvi tutto passo per passo non è così chiara, le opzioni sono tante ed è facile sentirsi spaesati durante le prime ore di gioco. Simili a dei mega direttori e privi di gregari, ogni decisione spetterà a voi, dalla forma della nave a quale capitano dovrà pilotarla. Il tutorial, un po’ troppo lungo, dà una idea delle possibili azioni che potrete compiere ma spetterà a voi girovagare per i menù apprendendone tutte le possibilità, nelle fasi iniziali si sente un po’ la mancanza di una guida rapida in game. Fortunatamente i ritmi rilassati del gioco permettono di riuscire ad organizzare al meglio le nostre spedizioni e dopo un paio di ore nella galassia tutti i comandi che potremo dare alla nostra armata diventeranno decisamente immediati. Lanciata velocemente la nostra prima nave nello spazio, il gioco mostra tutte le sue reali potenzialità: Gates of Horizon è principalmente un sandbox, ovvero la scelta su cosa fare e come farlo spetterà unicamente a noi. Una comoda mappa spaziale ci indicherà tutti i settori in cui potremo viaggiare alla ricerca di risorse da raccogliere e mercati in cui muovere un flusso di denaro. All’interno di ogni settore troveremo pianeti dove cercare risorse oppure aree commerciali, escluse determinate aree sicure in ogni viaggio correremo il rischio di essere attaccati da altri giocatori. Oltre alla minaccia umana al momento sono pochi gli inconvenienti che ci possono capitare lungo gli spostamenti, ci auguriamo vengano espansi con i prossimi update.
Raccolte abbastanza monete sarà il momento di espandersi, un menù darà la possibilità di apporre alle navi modifiche o migliorie di ogni singola caratteristica. Le possibilità di personalizzazione permetteranno di approfondire la vostra filosofia di gioco, a seconda dei gusti potrete espandervi creando una flotta commerciale di primo ordine oppure creare una armata di predoni dediti al saccheggio e alle razzie. È bene precisare come Gates of Horizon è un mmo online, dove tutte le nostre azioni devono essere valutate bene considerando che avranno ripercussioni su un mondo pieno di giocatori in carne ed ossa. Le missioni che vi verranno proposte sono tante ma non permettono mai a chi gioca di isolarsi come in un mondo offline. Al momento gli incarichi soffrono di una certa ripetitività, non possiamo che confidare vengano ampliati e nei futuri update vengano migliorati con una maggiore varietà. Oltre al mezzo dovrete preoccuparvi anche di ogni componente della flotta, i vari componenti non saranno dei semplici png, ognuno presenterà uno skill tree con abilità da migliorare. Procedendo con il gioco vedrete come le statistiche rappresentino una parte fondamentale del gioco con tanto xp da fare per salire di livello. L’aspetto da gdr è importante ed espanso, ma al momento non è spiegato a dovere e soprattutto nelle prime fasi si rischia di fare scelte un po’ a caso senza capire quali sono le reali ripercussioni. In Gates of Horizon non mancherà una buona dose di crafting, tramite una apposita interfaccia ci potremo mettere in coda numerose azioni, raffinare materiali o sviluppare progetti che ci permetteranno di migliorare la nostra armata costruendo un buon numero di pezzi differenti che successivamente andremo a montare sulle nostre navi.
Dentro lo spazio profondo avremo la possibilità di fondare o unirci a una delle fazioni in viaggio alla conquista dei sistemi più remoti, il gioco punta più su meccaniche PvE piuttosto che sullo scontro tra giocatori, ma questo non impedirà agli altri di affondare la vostra nave per rubarvi le risorse. Entrare in un gruppo diventerà molto importante per avere protezione quando sarete diventati un po’ grandi, per rendere più rapidi i tempi di sviluppo scambiando risorse con i compagni e per ottenere prezzi migliori e avere l’accesso a risorse speciali. A seconda della fazione in cui entrerete cambieranno le modalità di accumulo ma, il vostro obiettivo sarà sempre quello di fare più denaro possibile da utilizzare per diventare più potenti. Il sistema di combattimento si basa su un sistema di automira ed è piuttosto semplice da gestire, e tale immediatezza risulta molto apprezzabile nei momenti più concitati. Anche questo elemento non parte con il piede giusto e tutti i primi scontri li passerete a guardare la vostra nave bombardare un malcapitato mentre gli orbita attorno, la situazione migliora quanto si sblocca un secondo mezzo. In quel momento il sistema di combattimento si apre diventando più divertente. Gli scontri tra navi hanno del potenziale e potrebbero rendere di più, confidiamo che in un futuro venga espanso aggiungendo un maggior numero di elementi strategici.
Tecnicamente Gates of Horizon è un prodotto apprezzabile anche in virtù del prezzo estremamente limitato a cui viene proposto. I menù gestionali richiedono un certo rodaggio ma una volta presa confidenza diventa facile scorrere da uno all’altro senza perdersi. Le sezioni in spazio aperto più di altre mostrano la natura a basso budget del gioco, le navi restano sempre carine da guardare senza però mai stupire i giocatori per particolare effetti grafici. I ragazzi di Hex Keep al momento hanno rilasciato il loro gioco per PC, Mac, Linux e tablet realizzando un unico cross play, si aspetta entro breve anche una versione mobile Android e iOS per portarsi sempre con sé il proprio impero stellare.