“A vederlo nel giardino, circondato da quel serpeggio di gatti d’ogni
pelame, si comprendeva che strane cose dovesse fantasticare quel solitario
e sembrava di leggergli in faccia il desiderio di trascorrere anche lui per i
tetti e per i giardini con le zampe silenziose, a godersi, meravigliato, quel
che accade in questo mondo, con l’estraneita’ di un ospite
incomunicabile”.