Gatti, splendidi felini addomesticati....ma non troppo!

Da Enjoylife
Oggi mi trovavo ad osservare uno dei miei quattro gatti, Gandhi, mentre giocava e sono rimasta  incantata, come sempre, davanti all'agilità di questo splendido felino!


 Questo è Gandhi, che si rotola nell'erba e si stiracchia al sole primaverile, in compagnia di Joy.Il gatto, pur essendo stato addomesticato dall'uomo, mantiene un temperamento piuttosto selvatico e indipendente, nonostante sia anche capace di mostrare una dolcezza incredibile nei confronti del suo amico umano ed è proprio questo che, secondo me, è affascinante nel gatto...il suo carattere autonomo, selvatico, non servile, ma allo stesso tempo dolcissimo ed affettuoso.
A differenza del cane, che non vede l'ora di farci felice compiendo le azioni che gli chiediamo, il gatto fa quello che vuole e solo quando lo vuole lui! Anche le coccole, per quanto possa "sciogliersi" davanti ad esse, le vorrà solamente quando lo decide lui!......preferibilmente quando siamo davanti al computer o stiamo leggendo un libro e lui, incurante, si piazza tra noi e lo schermo o tra noi e il libro e pretende le coccole :-)
Spesso i gatti decidono autonomamente anche dove vivere, scegliendo l'umano che preferiscono. A me è successo proprio con Gandhi, che è arrivato da noi un paio di anni fa, inizialmente girando intorno a casa e prendendosi qualche coccola e un po' di cibo ogni tanto e riparandosi nel nostro garage. Poi, quando ha deciso che la nostra famiglia gli piaceva, ha deciso di vivere con noi, in casa tra gli altri gatti e i cani, con i quali ha subito socializzato (beh, non proprio con tutti....lui e Pedro, il rosso, non si sopportano granchè!).

Spesso mi è capitato di sentire lamentarsi amici e conoscenti, proprietari di gatti, per alcuni comportamenti del loro gatto che rientrano perfettamente nella loro natura di felini e così ho pensato di scrivere questo post per chi già ha un gatto e vuole approfondire un po' la sua conoscenza e conoscere il perchè di alcuni comportamenti, ma anche per chi sta pensando di adottare un gatto, perchè sapendo in anticipo cosa farà e perchè, potrà ospitarlo al meglio e godere appieno della sua compagnia, rispettando la sua natura.


Farsi le unghie
Farsi le unghie su mobili, tendaggi e divani da parte dei nostri splendidi micetti è uno dei comportamenti meno amati  (da noi umani, ovviamente....il gatto invece lo ama moltissimo :-)), ma per il gatto è una vera e propria necessità quella di graffiare per mantenere in ordine i suoi artigli. 
Gli artigli servono al gatto per far presa quando si arrampica, per attaccare una preda o per difendersi e devono quindi essere mantenuti affilati. Periodicamente lo strato esterno dell'artiglio consumato viene eliminato graffiando una superfice ruvida, così da esporre il nuovo strato che è cresciuto sotto, infatti si può spesso trovare l'artiglio caduto dove il gatto si è fatto le unghie. I graffi sono anche segnali di territorialità, perchè graffiando lasciano un leggero odore personale che dice agli altri gatti che quello è il loro territorio. 
Impedire al gatto di farsi le unghie o, peggio ancora, sgridarlo non fa che confonderlo e gli fa perdere la fiducia in noi, perchè interpreta il nostro atteggiamento come un inspiegabile atto aggressivo nei suoi confronti. 
Se il gatto non ha la possibilità di uscire all'aperto e farsi le unghie sugli alberi, la soluzione ideale è procurargli, fin da subito, un pezzo di tronco d'albero o una tavoletta apposita in cartone a nido d'ape o in corda o, ancora meglio, un tiragraffi con anche piani di appoggio, nascondigli e palestrina.
Marcare il territorio
Il gatto è un cacciatore solitario e catturare la preda dipende dalla sua abilità ma anche dal fatto di avere pochi concorrenti e quindi deve controllare e difendere il suo territorio dagli intrusi. 
Il gatto stabilisce i confini del suo territorio in vari modi, graffiando, ed emettendo quindi un odore particolare secreto dalle ghiandole nei cuscinetti delle zampe, strofinando il muso sugli oggetti e lasciando quindi l'odore delle ghiandole della pelle e prevalentemente spruzzando con l'urina i confini del territorio.
La grandezza del territorio di un gatto dipende da una precisa gerarchia, i gatti maschi non castrati hanno territori più grandi rispetto a quelli castrati.
L'odore dell'urina del maschio ha anche lo scopo di attrarre sesualmente le femmine in calore perciò è basilare nella riproduzione e quindi nella sopravvivenza della specie.
Per il gatto marcare il territorio con l'urina è una questione di sopravvivenza ed è inciso nel suo suo DNA ed esula da un discorso di educazione.
Se in casa vivono più gatti maschi, anche se castrati, ogni tanto purtroppo marcheranno i loro confini con l'urina ma l'odore sarà meno pungente nel caso di un gatto sterilizzato.
Portare a casa la preda
Questo è forse il comportamento più odiato dai proprietari di gatti......ritrovarsi un topo insanguinato nel bel mezzo del soggiorno (a me è capitato....e non era neanche tanto piccolo!) non è proprio il massimo!
I felini hanno un istinto naturale alla caccia e, in genere, il gatto domestico non mangia la preda, ma la porta a casa, come cibo-dono per il suo umano, che è considerato membro della sua famiglia e quindi soggetto da nutrire. Portando a casa la preda, lui sente di svolgere un preciso dovere nei confronti della sua famiglia e quindi si aspetta soddisfazione da parte nostra per aver contribuito al sostentamento della famiglia.
E' insomma una dimostrazione di amore! 
Quindi per quanto possa fare un tantino "schifo", ricordiamoci che è un dono per noi e quindi ringraziamo ed elogiamo il nostro amico peloso :-)
Se invece il gatto vive in appartamento è molto importante soddisfare la sua esigenza di caccia (un gatto che vive all'aperto trascorre gran parte della sua giornata cacciando) con il gioco, mettendo a sua disposizione palline, anche di stagnola, topolini finti, tappi di sughero e altri giochi.
I boli di pelo
I gatti sono generalmente animali molto puliti e per pulire la loro pelliccia ed eliminare i peli morti si leccano meticolosamente. Questa operazione, alla quale dedicano molto tempo, fa ovviamente ingerire una certa quantità di peli che formano dei boli che possono ostruire l'intestino. Per far fronte a questo inconveniente i gatti mangiano regolarmente un po' d'erba che agisce appunto efficacemente contro queste ostruzioni. Se non riescono ad espellere i boli di pelo attraverso le feci, possono vomitarli.
Per prevenire questo inconveniente è bene spazzolare regolarmente il gatto, diminuendo così la possibilità che si formino i boli e lasciare a sua disposizione dell'erba da poter mangiare, tipo l'erba gatta.
Un altro rimedio utile è quello di somministrare al gatto periodicamente, soprattutto nei cambi di stagione durante i quali perdono più pelo, un apposito integratore a base di malto che aiuta l'espulsione dei boli attraverso le feci.
Conoscere i segnali corporei del gatto
Imparare a riconoscere le posture che assumono i gatti nelle varie situazioni ci aiuterà a relazionarci con loro.
Se il gatto tiene la coda bassa ed arruffata significa che è spaventato.
Se invece la tiene alta e dritta, puntata verso il cielo è molto felice di vedervi e significa che ha molta fiducia in voi.
Se agita la coda velocemente è molto arrabbiato e sta probabilmente per attaccare.
La coda dritta ma con la punta piegata sta ad indicare un atteggiamento amichevole.
Se la coda punta leggermente verso il basso indica interesse.
Se invece è dritta e tremola visibilmente significa che il gatto sta per marcare il territorio.
Un gatto rilassato lascerà invece la coda mordida e rilassata verso il basso.
Ma se è molto bassa e tenuta quasi in mezzo alle zampe significa che il gatto è insicuro e indica un atteggiamento di sottomissione.
Attenzione invece ad un gatto che ha la schiena arcuata, il pelo arruffato e la coda dritta e gonfia perchè significa che è molto irritato e sta per attaccare.
 
Ed ora qualche curiosità.......
Perchè il gatto fa le fusa? 
Una delle cose più rilassanti quando si è un po' tesi è coccolare un gatto, il suo fare le fusa ci infonde una sensazione di tranquillità e benessere. Le cause del fenomeno delle fusa non sono ancora del tutto conosciute, ma il rumore tipico delle fusa del gatto consiste in emissione di suoni prodotti dalle contrazioni dei muscoli della laringe.
Il gatto fa le fusa in molteplici situazioni, quando è felice e beato, ma anche quando soffre ed ha paura. 
Da piccoli i gattini fanno le fusa durante l'allattamento e anche la mamma fa le fusa contemporaneamente per rassicurare i cuccioli. Da adulti ripetono questo comportamento, facendo le fusa e "impastando" con le zampine anteriori, identificando il grembo dell'amico umano con quello della mamma. 
A volte però le fusa servono al gatto ad auto rassicurarsi e tranquillizzarsi quando ha paura, spesso i gatti dal veterinario fanno le fusa (i miei sì :-)). 

Perchè si struscia sulle nostre gambe?

Quando il nostro gatto si struscia sulle nostre gambe in realtà sta dicendo: "questo umano è mio!" 
Questo comportamento è un modo di marcare il territorio, ricoprendoci di feromoni prodotti dalle ghiandole del muso.

Perchè a volte quando annusa qualcosa intensamente apre la bocca?
Quando il gatto è interessato ad un odore che lo attira particolarmente può anche aprire la bocca. Questa modalità di annusare permette al gatto di odorare in maniera particolare attraverso un condotto che finisce in un organo speciale situato nella parte superiore della bocca dove alcune cellule olfattive molto potenti, collegate con il cervello, rilevano il particolare odore spesso con un'attrattiva sessuale. 
A quando risale l'addomesticamento del gatto?
Sembra che i gatti abbiano cominciato a vivere accanto all'uomo quando divenne agricoltore ed i granai furono, per i gatti, una ricca risorsa di prede, specialmente topi. Ma solo  intorno al 2000 a.C. gli Egizi hanno cominciato ad addomesticarlo facendolo entrare nelle case come un membro della famiglia, come testimoniato da più affreschi tombali. Intorno al 1500 a.C. il gatto è divenuto addirittura un animale sacro e uccidere un gatto era un reato punibile con la pena di morte. I gatti erano considerati i rappresentanti terreni della Dea Bastet, protettrice della fertilità e della salute. Quando morivano i gatti venivano mummificati, come si faceva per gli esseri umani, e venivano quindi sepolti in apposite necropoli.

Qualche aforisma sui gatti...
Un gatto ha un’assoluta onestà emotiva: gli esseri umani, per una ragione o per l’altra, possono celare i loro sentimenti, un gatto no.
E' raro che io rida di un animale, e quando ciò accade mi accorgo poi, ripensandoci meglio che in realtà ridevo di me, dell'uomo, di cui l'animale mi aveva presentato una caricatura più o meno spietata.

- Konrad Lorenz -


Dio ha creato il gatto per procurare all'uomo la gioia di accarezzare la tigre.

- Joseph Mery -


Se fosse possibile incrociare l'uomo con il gatto, la cosa migliorerebbe l'uomo, ma di certo peggiorerebbe il gatto.

- Mark Twain -


Non è facile conquistare l'amicizia di un gatto. Vi concederà la sua amicizia se mostrerete di meritarne l'onore, ma non sarà mai il vostro schiavo..

- Théophile Gautier -

Il gatto è una creatura indipendente, che non si considera prigioniera dell'uomo e stabilisce con lui un rapporto alla pari.

- Konrad Lorenz -

Ma, infine, perchè questo piccolo, subdolo, crudele, opportunista predatore ha tanta presa sui nostri cuori? Secondo lo zoologo Desmond Morris, nel suo libro "La scimmia nuda", il piacere che proviamo nell'accarezzare un animale domestico risale al tempo in cui eravamo degli scimmioni che passavano il tempo a spidocchiarsi a vicenda; forse, più semplicemente, quando un gatto si abbandona sulle nostre ginocchia in completo rilassamento, senza nessun muscolo in tensione fino ad addormentarsi su di noi, dimostrandoci una fiducia cieca e totale, questa piccola belva riesce a farsi perdonare qualunque cosa e apre una breccia nel nostro cuore destinata non richiudersi mai più.

E voi, che esperienze avete con i gatti? Ne avete, ne avete avuti, ne vorreste avere? Raccontatemi del vostro rapporto con il vostro piccolo felino...

Io vi lascio qualche foto dei miei gatti...

 


Questo è Pedro, nella prima foto sonnecchia comodamente sdraiato su Joy, che adora i gatti...e nell'ultima ammira il paesaggio in compagnia di Gea e me :-) Un tempo era un grande cacciatore, ora che è un po' vecchietto preferisce godersi il divano! Oltre che un po' vecchietto da qualche anno è anche fiv positivo (ha l'aids dei gatti), ma lui è un gatto saggio e sa riguardarsi e con l'aiuto dell'interferone, sta alla grande!

Poi c'è Kali, la più piccola, selvatica e cacciatrice di tutti. E' stata una gattina un po' sfortunata....trovata abbandonata da piccolissima, è poi venuta a casa con noi, ma dopo pochi mesi è tornata da una delle sue scorribande con la coda spezzata irrimediabilmente, non sappiamo cosa le sia successo ma abbiamo dovuto farla amputare. Dopo qualche altro mese è tornata con un occhio completamente rovinato e siamo riusciti a salvarglielo solamente con la chirurgia con il laser. Ora, nonostante queste brutte disavventure, è la più agile e veloce, anche senza coda e con un occhio al 50% e questo dimostra come gli animali sappiano adeguarsi molto meglio di noi ai loro handicap. Spesso sta fuori anche tutta la notte a caccia, per poi passare tutto il giorno successivo a riposarsi spalmata sul letto! La prima foto è di quando era piccola, con ancora la coda e l'occhio sano.

Qui Gandhi aveva deciso che il lavandino era il posto più comodo in cui stare...Anche lui è fiv positivo e purtroppo anche felv positivo (la leucemia felina). Quando ha deciso di adottarci e gli abbiamo fatto i test è risultato positivo ad entrambe le malattie....purtroppo i gatti che vivono all'esterno, litigando con altri gatti, magari infetti, spesso contraggono queste malattie, ma anche lui ultimamente è molto casalingo e tra il riposo e i cicli di interferone  sta benissimo.

Questo è Fufi, che era il gatto dei miei suoceri e da quando loro non ci sono più è venuto a stare da noi. Lui è il classico esempio di come interagire correttamente con un animale possa cambiare il suo modo di comportarsi. Fufi era un gatto definito da tutti selvatico ed aggressivo, asociale e nessuno lo aveva mai sentito far le fusa.....da quando è con noi è diventato molto dolce, sembra un altro gatto, la sera quando andiamo a letto, lui arriva, fa le fusa, "impasta" con le zampine e ciuccia il mio braccio o quello di mio marito. Adora stare nell'erba a giocare rincorrendo insetti.
E questo è Stitch, che purtroppo non è più con noi.....a causa della fiv, ma che resterà per sempre nel nostro cuore! Lui era davvero un gatto molto particolare....Ciao Stitch.....ovunque tu sia... è stato bello poter godere della tua speciale compagnia :-)
Con questo post partecipo al linky party di Alex 

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