Sette vite. Come i gatti. Tania Cagnotto viene investita, cade, si frattura uno scafoide, si rialza, si cura, torna in acqua ed esattamente due mesi dopo vince un'insperata quanto lucente medaglia di bronzo nel trampolino da 1 metro ai Mondiali di Shanghai. La 26enne bolzanina, al 70% della condizione fisica a causa di una preparazione inevitabilmente affrettata ed incompleta, ha messo a segno l'impresa più splendente della sua già straordinaria carriera, dimostrando che avrebbe potuto impensierire persino le cinesi se fosse stata nel pieno della forma. La figlia del ct Giorgio Cagnotto, infatti, ha sbagliato il secondo salto, il doppio e mezzo avanti, perdendo quei punti che avrebbero potuto proiettarla verso l'argento (l'oro appariva oggettivamente fuori portata). 295.45 il punteggio complessivo dell'azzurra, dietro le padrone di casa Tingmao Shi (318.65) e Han Wang (310.20). Quarta una sfortunata quanto superlativa Maria Marconi (290.15), all'ennesimo podio sfiorato di una vita sportiva vissuta all'ombra della fuoriclasse di Bolzano. Tania Cagnotto, per la quarta volta consecutiva tra le top3 in un Mondiale, ha dimostrato ancora una volta di essere probabilmente l'atleta europea migliore di tutti i tempi e l'impresa odierna la proietta indelebilmente nella leggenda dello sport italiano. Il Bel Paese qualche ora prima aveva festeggiato anche per la medaglia d'argento agguantata da Martina Grimaldi nella 10 km di fondo, risultato che ha qualificato la 22enne azzurra alle Olimpiadi di Londra 2012. Sì, il nostro Mondiale è iniziato oggi.
Federico Militello