Fonte: Calcio.fanpage.it
Gennaro Gattuso è tornato a parlare dei motivi che hanno contribuito a spingerlo lontano dal Milan. In una lunga intervista concessa al quotidiano transalpino “France Football”, il centrocampista campione del mondo ha fatto chiarezza sulla situazione dello spogliatoio nell’ultima stagione milanista. Uno spogliatoio assolutamente ingestibile secondo “Ringhio”, rimasto spiazzato da quella che ha definito come una mancanza di regole insostenibile.
Gattuso al veleno – Ecco come l’attuale centrocampista degli svizzeri del Sion ha motivato il suo addio al capoluogo lombardo:
Me ne sono andato perché non stavo bene in uno spogliatoio che un tempo era molto più facile da gestire. Con il fatto di essermi ammalato agli occhi, non ho potuto essere sempre presente, ma la malattia mi ha fatto vedere le cose da un altro punto di vista. Gli ultimi due o tre mesi ho notato cose mai viste in 13 anni di Milan
Uno spogliatoio senza regole – Il mediano calabrese ha voluto spiegare nei dettagli cosa accadeva in casa Milan nella scorsa stagione:
Quando c’era un allenamento alle 9,30, in molti arrivavano appena dieci minuti prima e nessuno diceva nulla. Io arrivavo con tre quarti d’ora d’anticipo, magari per fare esercizi, massaggi o solo per prendere un caffè in tranquillità, secondo una cultura frutto di anni d’esperienza. Oppure quando c’era il pranzo all’una, certi arrivavano anche con 15 minuti di ritardo. Insomma c’era mancanza di rispetto delle regole.
Una situazione che inevitabilmente influiva sullo stato d’anima dei cosiddetti senatori rossoneri:
Credo molto nella nozione di gruppo e in una rosa di 25 giocatori se le regole non vengono rispettate c’è subito casino. Sono cose che fanno perdere energie. Era una situazione che innervosiva molto gli anziani del gruppo. Se passi il tempo a criticare chi arriva in ritardo togli energie al campo
Marco Beltrami