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Non mi lasciare
1959
Non aprire la porta
ché il vento
è violento
resta ancora
lasciami
un ultimo dei tuoi respiri
e dopo uscirai
ma non scappare
stringi di nuovo
questo petto abbattuto
bagnato dal tuo profumo
saremo felici
così come bimbi
nel regno dei balocchi
la tua mano leggera
non sentirò neppure
sulle mie vesti
M’assopirò
vedrai
simile al neonato
e allora tu
potrai aprire
quell’uscio
e abbandonarmi..
anche per sempre
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Noi che abbiamo il coraggio
2007
Noi che abbiamo il coraggio..
di bruciare la nostra terra
e i nostri alberi
di oscurare il cielo
di sporcare le nostre strade
e i nostri prati
di inquinare i nostri fiumi
e i nostri mari
noi che abbiamo il coraggio
di ammazzare i nostri fratelli
in guerra e in pace
quella pace mai raggiunta
noi che abbiamo il coraggio
di ingannare i bambini
di tutto il mondo
rubando loro l’innocenza
noi che ci illudiamo
che siamo alla moda
che viviamo nell’effimero
noi… non abbiamo ancora avuto
il coraggio di vergognarci!
da “Nel silenzio dei rumori”
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Amanti
Volare senza meta
viaggiare nei mari
liberi
senza un porto di pietra
Ascoltare il movimento delle nuvole
quando il vento riposa
Frugare nelle tenebre
per scoprire nuove luci
Precipitare nel vuoto infinito
abbracciati all’universo, senza rete
Poter sfidare il sole
per stringerlo a sé
Poter raggiungere la luna
da soli
le stelle del grande carro
sempre da soli
per poi poter continuare ancora
verso un altro infinito
amanti della terra
scossa e percossa
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Mendicante d’amore
Ti ho incontrata,
mendicante d’amore,
affacciata alla finestra del tempo
che tu odiavi e amavi
ma che dimenticavi nelle anse
di quell’io travagliato
esposto a tutti i venti,
compresi quelli sconosciuti
Ti ho incontrata,
mendicante d’amore,
e volevo abbracciarti
tra sassi, dune e rifugi
dove la tua ombra vagava
senz’anima,
il cuore gonfio di dolore
e di malinconia
Musica lontana.
lacerante, priva di note,
cresciuta nel tuo corpo
come gramigna di sensazioni inutili
Strade dell’oblio, nel buio
di sentimenti che non puoi
più mendicare
solo te stessa da donare,
mendicante d’amore.
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Gavino Puggioni (Porto Torres, 1939), scrive dall’età di 18 anni e ha pubblicato i primi lavori in alcune riviste letterarie nel 1959. Nel 2003 pubblica “Finagliosu”, dodici racconti giovanili e dal 2004 al 2013 le sillogi “L’arcobaleno in giardino”,“Nel silenzio dei rumori”, “Le nuvole non hanno lacrime”, “Nelle falesie dell’anima”. Diverse sue poesie sono state premiate in concorsi nazionali ed internazionali e sono apparse in una decina di antologie.
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