Se da un lato credo che la Chiesa possa dire ciò che vuole e la politica debba essere indipendente e agire come se lo stato fosse laico (ok lo è sono ironico) dall'altro penso che tutti, nessuno escluso, prima di parlare debbano riflettere sulle conseguenze delle proprie parole.
Succede a New York ma poteva succedere anche in Italia.
Sulla metro sale un uomo che, a differenza di altri che chiedono soldi o cantano, inizia ad inveire contro i gay farfugliando anatemi religiosi.
Molti di noi, me compreso si sarebbero girati dall'altra parte e avrebbero continuato a parlare. Un giovane invece si alza in piedi e controribatte: "Io sono una persona gay e Gesù mi ama, come ama tutte le creature"
Forse stupefatto dalla reazione il predicatore alza la voce e continua con le sue invettive:"Michael Jackson è morto perché era gay. I gay sono come i pedofili" (ma Michael Jackson era gay?).
Il giovane omosessuale non si da per vinto e rivolgendosi ai passeggeri della metro dice: "Non ascoltatelo, è pieno d'odio".
In quel momento scatta l'applauso di solidarierà tra i passeggeri della metro, applauso che soffoca il delirio del predicatore della metro.
In Italia siamo abituati ad applaudire all'atterraggio o al decollo di un aereo. Secondo voi una cosa del genere sarebbe potuta succedere nel nostro Paese?
In ogni caso questa storia mi sa di favola con tanto di lieto fine...e....insomma il modo migliore per affrontare questo nuovo giorno.
Buongiorno
Amoon